Il grande ex della partita di domenica è senz’altro Peppe Poeta, che a Trento sta disputando una grande stagione, e anche martedì è stato decisivo per i suoi nella vittoria nella semifinale di andata di Eurocup.

Il Resto del Carlino l’ha intervistato. Ecco le sue parole:

Domenica, per la prima volta dal 2013, con la sua Trento torna alla Unipol Arena in una gara che è fondamentale per entrambi i club. Di fatto torno a casa, e per me non sarà una partita come le altre. Sarò molto emozionato: tutti sanno che avrei voluto chiudere la carriera a Bologna e avevo creato i presupposti perchè questo avvenisse. Così non è stato, ma non ho nessun rancore perchè si sono aperte nuove strade: prima al Tau Vitoria, adesso qui a Trento.

Nessun sassolino da togliersi dalle scarpe? No. La reputai una scelta sbagliata, ma non si può stare dove non ti apprezzano e se non fossi venuto via oggi non sarei a Trento, una società che sa cosa vuol dire programmare: non si è né montata la testa né presa paura per i buoni risultati della passata stagione. Ha tirato dritto per la sua strada, con l’idea di fare un passo in avanti rispetto a quanto avevano preventivato l’anno scorso.

Collins arriva e nonostante i suoi 33 anni cambia volto alla Virtus. Lei fa la differenza a Trento. I play più invecchiano e più sono bravi? Sicuramente è un ruolo diverso rispetto al passato. Le squadre cambiano durante l’anno e se sei esperto diventa un po’ più facile capire come aiutare il nuovo arrivato a inserirsi. Nel caso di Andre Collins non c’è solo questo: è un leader vero, un giocatore di grande carisma, quello che mancava alla Virtus avendo perso Ray.

Chi vince domenica? La Virtus non può permettersi di perdere davanti al suo pubblico e anche noi non possiamo tornare a casa senza punti perchè vogliamo conquistare i playoff. E’ da circa un mese che in campionato non vinciamo in trasferta e con una classifica così stretta ogni incontro potrebbe rivelarsi determinante. Sarà una bella sfida.

Baratterebbe la vittoria dell’Eurocup con i playoff? Sicuramente, perchè sarebbe il primo titolo che vinco in carriera. Purtroppo la strada in Europa è tutta in salita. Martedì scorso noi abbiamo vinto di 6 a Strasburgo, ma loro mercoledì arriveranno da noi per giocare il ritorno, ma anche se passassimo il turno le favorite rimangono Gran Canaria e Galatasaray. Noi proveremo a fare del nostro meglio sia in coppa che in campionato. I nostri obiettivi sono chiari.

Da diretto interessato come vive la diatriba ULEB-FIBA? E’ una sensazione molto strana. L’anno prima ti invitano a partecipare a una manifestazione e c’è soddisfazione per il fatto che accetti e vai a difendere i colori dell’Italia. L’anno dopo ti dicono che a quella stessa manifestazione non puoi più partecipare. In una prima fase è normale che i toni siano forti e le posizioni rigide, ma credo che l’unico modo per venirne fuori sia che ognuno faccia un passo indietro e inizi un dialogo. Solo così si può arrivare alla soluzione migliore.

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