Milano - Virtus, la serie tra gara 3 e gara 4

Visto l’andamento di gara due e la doppia assenza, era facile immaginare una Virtus sconfitta al Forum, ieri sera. E invece i bianconeri hanno fatto una vera e propria impresa, vincendo con autorità dopo aver condotto praticamente per tutta la partita. La Segafredo non vinceva a Milano ei playoff dal 2021, anno dello scudetto. Dopo nove sconfitte in fila, è arrivata invece una vittoria pesantissima. Questo gruppo, ancora una volta, ha dimostrato un’enorme voglia di vincere, andando oltre stanchezza e infortuni. E questa è sicuramente la più grande dote che coach Dusko Ivanovic ha trasmesso ai giocatori. Era stato proprio il coach montenegrino - dopo gara 2 - a ricordare che la serie non era finita. Aveva ragione lui.
Sull’altare tre giocatori su tutti, Cordinier - che finalmente ha giocato da finalista olimpico - ancora una volta Shengelia e Brandon Taylor, che merita una menzione speciale per come ha preso in mano la squadra e l’ha guidata benissimo in attacco con punti e assist. Niente male, per uno arrivato venti giorni fa.
E poi, da parte di tutti quelli scesi in campo, un grande sforzo, difensivo in primis. E così l’Olimpia è tornata alle cifre di gara 1: 68 punti segnati e sotto a rimbalzo. Sono queste le chiavi della serie, e lo saranno anche per gara 4 e (se necessaria) gara 5. Con una grande difesa e un lavoro efficace sotto ai tabelloni l’attacco di Milano si può disinnescare: la Segafredo per ora ci è riuscita due volte, e deve farlo un’altra per raggiungere la finale. Ci proverà, a partire da sabato, sapendo che ora la pressione è tutta sulla squadra di Messina, che è spalle al muro e non può più permettersi passi falsi.