Matteo Montano è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco le sue parole:

Se consideriamo le due gare di Supercoppa abbiamo vinto 5 delle ultime 7 partite ufficiali ed è chiaro che un cammino così positivo non dipende da un solo giocatore ma dal lavoro di tutto il gruppo. A Chieti eravamo in sette e abbiamo portato a casa la vittoria, e anche con Ravenna è stato premiato il gioco di squadra. Allo stesso modo la sconfitta di Verona è stata una debacle per tutti: il nostro modello di partita ideale è quella con Trieste.

Quindi anche domenica a Mantova cercherete di tenere l'avversario sotto i 60 punti? Non abbiamo alternative. Se si è esclude Mancinelli, che è la nostra stella, noi siamo una squadra operaia che non ha molto talento, ma se si piega sulle ginocchia e difende, può vincere la gara nonostante 25 palle perse, come con Trieste. E' chiaro che a Mantova dovremo avere una maggiore pulizia anche in attacco, ma il nostro obiettivo è evitare che l'avversario arrivi a 70 punti, altrimenti non abbiamo la forza sufficiente per contrastarlo. Questo non dipende solo da noi, perchè c'è anche la forza ed il talento di chi ti sta di fronte, ma noi possiamo preoccuparci solo di quello che possiamo fare e non di quello che possono fare gli altri.

Come sta vivendo la questione Roberts? Male. Dispiace sempre quando un compagno viene tagliato, a maggior ragione se è un buon giocatore e una brava persona che si è inserita immediatamente in questo gruppo. Purtroppo lui e il coach viaggiano su due lunghezze diverse e non si sono mai incontrati, per cui penso sia bene separarsi subito, piuttosto che fare finta di nulla.

In questo momento di transizione perchè la vecchia guardia funziona e la nuova fa fatica? Perchè il sistema voluto da Boniciolli non è così facile da assorbire. L'obiettivo è tenere sempre alta l'intensità difensiva per cui devi entrare subito in partita e credo che sia stato questo il problema principale tra l'allenatore e Roberts. Chi è con lui da due anni e mezzo è già abituato a questo tipo di richiesta: sicuramente è molto dispendioso all'inizio, ma i risultati parlano da soli. Noi siamo stati promossi dalla serie B alla A2 e l'anno scorso da matricole siamo arrivati in finale promozione.

Che tipo di giocatore è Mitja Nikolic? Sa fare tante cose, per non dire che sa fare tutto. All'interno del nostro sistema sarà molto funzionale e sarà già pronto dato che si allena con noi da parecchie settimane.

Premesso che ancora non si sa quando si giocherà il derby, si sta già scambiando qualche messaggio di sfida con qualche amico che gioca in Virtus? No. Conosco i giocatori bianconeri, ma non ho questa confidenza. Difficilmente li incontro fuori dal campo, anche perchè sono una persona che esce molto poco. Dopo gli allenamenti sono spesso stanco e sapendo che la mattina si torna in palestra preferisco riposare.

(foto Pierfrancesco Accardo Photography)

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