Con l’arrivo di Cento, saranno otto le squadre emiliano-romagnole iscritte al prossimo campionato di A2, al netto della situazione di Piacenza dove di realtà ce ne sono addirittura due: queste, poi scendendo verso Est ecco Cento, Ferrara, Bologna, Imola, Ravenna e Forlì: potrebbero esserci derby infiniti, se non ci saranno separazioni regionali alla costruzione dei gironi.

Focalizzando a casa nostra, dopo quasi una settimana dall’eliminazione in Fortitudo poco si è mosso, se non l’addio a Pozzecco che, malgrado pochi giorni prima fosse stato confermata la sua conferma a prescindere dall’esito della stagione, ha consensualmente salutato per finire in radar di svariate tipologie, da Torino ad Andorra. Aprendo, quindi, la stura delle voci per la prossima panchina: oggi come oggi il principale candidato resta Antimo Martino, già sondato a fine inverno per il dopo-Boniciolli e poi (frettolosamente?) archiviato nel momento del flash-Pozzecco. La società biancoblu ha offerto al coach un pluriennale, e l’unico ostacolo rimane il buyout da pagare a Ravenna. Che, da parte sua, è già entrata nell’ottica del cambio di guida tecnica, avendo già avuto contatti con Pillastrini e Mazzon. Tradotto: Martino è liberabile, e come si suol dire, ci sono solo i dettagli da limare. Ma la rescissione c’è, o ci sarebbe stata: “Contrariamente a quanto detto dal presidente Vianello non riusciremo nella giornata di domani ad ufficializzare il nuovo tecnico, anche se confermo la rescissione del contratto di Antimo Martino, che ora è libero di negoziare con la società che lo ha contattato”, queste le parole di Julio Trovato, neo DG ravennate, riportate dal Corriere di Romagna

Poi toccherà alla squadra, ed è una bella novità per chi, ai tempi di Boniciolli, era abituato ad avere (frettolosamente bis?) il roster costruito già pochi giorni dopo la fine del campionato. Qui invece tutto sarà da ridefinire, partendo da chi partirà o dovrà partire e, di riflesso, andando su chi dovrà arrivare. Presto per valutare posizioni, ma per adesso si parla solo (o quasi) di esterni, seguendo la regola del cerchiamo chi ci ha fatto male: Tomassini di Casale, che comunque aspetta di sapere se la sua squadra verrà promossa o no, o Amato di Verona. Che, da parte sua, potrebbe non disdegnare il restare alla Scaligera, come punto di ripartenza per la prossima stagione e con la consegna della fascia di capitano.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91