Ieri Alberto Bucci, Loredano Vecchi e Julio Trovato sono stati ospiti del Resto del Carlino, dove hanno consegnato l'offerta della Virtus a favore della ricostruzione della palestra di Arquata del Tronto, promossa dal quotidiano bolognese.

Nell'occasione il presidente bianconero ha parlato di alcune cose, con il derby del 6 gennaio come argomento principale. Ecco le sue parole:

Credo che i nostri tifosi siano orgogliosi della nostra squadra anche se siamo in A2, perché i ragazzi trasmettono sia la voglia di fare che quella di dare massimo. Sono altrettanto contento che sia tornata anche la Fortitudo con il suo pubblico: penso che sia arrivato il momento di essere rivali, anche accesi, sul campo, ma di trasformare questa rivalità in una risorsa per tutta la pallacanestro italiana.

Parlare di Virtus e di Effe inevitabilmente significa parlare di derby. Si disputerà il giorno della Befana, per una partita che le due tifoserie attendono da quasi otto anni. Inutile nasconderselo, il derby non è una partita come le altre. E' uno spettacolo dove generalmente vince chi lo ha vissuto meglio. Spesso a chi ne ha subito troppo la pressione o a chi sente eccessivamente la responsabilità di giocare bene questo impegno, succede un qualcosa per cui la partita si rompe. Ne ho giocati tanti, per cui so come si preparano, ma non lo dico pubblicamente: ne parlerò con il mio allenatore al momento opportuno.

Resta il fatto che una della due squadre lo vincerà, in una stagione dove entrambi i club hanno lo stesso obiettivo: la promozione in serie A. Noi cerchiamo di fare del nostro meglio, ma non parliamo di risalire subito perché in campionato dove un solo club va in serie A, è molto difficile riuscirci. Se non dovessimo essere noi quella squadra, sarei felice che fosse la Fortitudo.

Danilovic era un giocatore che non sentiva il derby? Da questo punto di vista era un giocatore straordinario, forse unico. Non aveva paura di nulla. Ricordo ancora come durante la guerra in Jugoslavia noi andammo a giocare in Croazia. Chiedemmo di giocare da un'altra parte, ma non fu possibile. Eravamo scortati da due camionette di soldati, la gente aveva la bava alla bocca dalla rabbia più per la sua presenza, essendo serbo, che per il fatto che noi fossimo avversari. Per Sasha era tutto normale. Una volta a Pesaro andò a sotto la curva pur prendendosi una valanga di sputi. Lo chiamerò e spero possa esserci.

Loredano Vecchi e Julio Trovato hanno parlato anche di una possibile collaborazione con la Fortitudo. Logico che sul campo il nostro desiderio sia quello di vincere, ma questo non esclude che le due società possano collaborare per fare crescere ulteriormente il valore di quella che a tutt'oggi è riconosciuta come Basket City.

 

GIOVEDÌ 22 DICEMBRE FORTITUDO IN AMICHEVOLE A SIENA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE