(foto Benedetto XIV Cento)
(foto Benedetto XIV Cento)

In vista della partita di sabato 22 novembre in trasferta contro Brindisi, il coach Emanuele Di Paolantonio ha risposto alle domande sulle condizioni della squadra e sulla preparazione della partita.

Dall’alto di 7 vittorie, quindi con questa buona classifica e con questa consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, come si prepara una trasferta difficile come Brindisi? può essere un vantaggio affrontarla con serenità, quasi a cuor leggero, con molto da guadagnare e quasi nulla da perdere?

“Siamo d’accordo che sia una trasferta estremamente complessa, su un campo difficilissimo e con una squadra costruita per provare a centrare la promozione, quindi con un obiettivo che è diametralmente opposto al nostro. Oggi siamo sì in un buon momento di fiducia, dobbiamo quindi provare a giocare su questo la prossima partita, nonostante i problemi che stiamo avendo questa settimana in allenamento, continuando il nostro percorso di crescita.”

Come si prepara una partita contro una squadra costruita per cercare di tornare in A1, con la miglior difesa del campionato, con esterni come Francis, Cinciarini e Copeland insieme a tutti gli altri ottimi giocatori a disposizione di coach Bucchi?

“Si prepara come le altre partite: dobbiamo provare a lavorare su di noi, cercando di mettere qualche granello di sabbia negli ingranaggi di Brindisi, provando a giocare la nostra pallacanestro e lavorando sia sull'aspetto difensivo, per contenere una squadra dal grande talento, che sul nostro attacco, cercando di fornire un’altra prestazione di coralità e fluidità come abbiamo fatto domenica contro la Fortitudo.”

Per quanto riguarda le condizioni della squadra: hai citato una settimana difficile, quindi come stanno i ragazzi? in particolare, Moretti sarà a disposizione?

“Moretti è fuori, ad oggi non si sanno ancora i tempi di recupero: ha avuto una distorsione al ginocchio prima di Fortitudo; è fermo, questa settimana sta facendo tutti gli esami del caso e sta lavorando a parte per quello che può, ma sicuramente non potrà scendere in campo nel breve periodo. Purtroppo si sono fermati anche altri, quindi abbiamo un po’ di difficoltà numerica per riuscire ad essere competitivi in rallentamento. Fortunatamente è tornato a darci una mano Gianmarco Arletti, che ringrazio per la disponibilità, perché altrimenti non avremmo potuto nemmeno fare dei 5 contro 5, anche se lo stiamo facendo con tutti i giocatori fuori ruolo, ma almeno stiamo provando a fare qualcosa per sabato.”

Nelle prime 12 giornate avete espresso un bel gioco e avete ottenuto ottimi risultati. Considerando che l’obiettivo, come hai ribadito, resta la salvezza: una partita come quella di Brindisi può comunque rappresentare una prova di maturità per capire a che punto è il vostro percorso?

“Sicuramente sì, ma oltre all’obiettivo non dobbiamo mai perdere di vista la complessità di ogni singola partita, in generale di questo campionato. Guardiamo alle altre squadre, ad esempio Mestre, che credo stia facendo molto bene: ha vinto l'ultima partita in trasferta ad Avellino, ma ha perso in casa contro la nostra ultima avversaria (Fortitudo) con uno scarto importante; questo perché ogni partita presenta delle insidie e riserva delle sorprese, sia in positivo che in negativo. Una singola partita non può quindi essere quella che determina l'andamento di un campionato: la continuità è ciò che nel lungo periodo fa la differenza. Sicuramente nello specifico la partita di Brindisi è un test molto probante, ma lo sono state tutte le partite fino ad oggi: sono contento che abbiamo centrato l'obiettivo degli scontri diretti casalinghi e ora dobbiamo continuare sulla strada che stiamo percorrendo tutti insieme, sapendo che delle difficoltà le incontreremo per forza in questo campionato. Può essere un periodo come una singola partita, ma dobbiamo essere bravi a rimanere concentrati anche quando le cose non vanno come vogliamo, perché il nostro obiettivo è essere salvi ad aprile e non essere sesti o settimi o ottavi in classifica dopo un terzo di campionato. Quindi, con pazienza, andiamo avanti sereni.”


 

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