Nemmeno il Maestro Comuzzo, stavolta, è riuscito a ribaltare una partita nata male (2-23 dopo le schermaglie paritetiche iniziali), proseguita con la ormai canonica esplusione di Pozzecco, e trascorsa poi in un secondo tempo dove solo il pubblico, nel suo incessante raga corale, ha tenuto alto il morale di una serata dove, sul campo, c’è stato il ribaltarsi di quanto fatto in gara 3 e l’afflosciarsi collettivo di tutti i giocatori. Titolari esausti in primis, e panchinari impossibilitati ai miracoli poi. Ci sarà tempo per i pagelloni e le considerazioni di fine stagione, presumendo che stavolta la post season sarà un pochino più lunga di quanto non lo è stata nell’era Boniciolli, quando cioè il mercato veniva concluso, diciamo, 12 ore dopo la chiusura delle docce dell’ultima partita.

Per il resto, nel singolo valutare la partita che ha chiuso l’annata Fortitudo, che di fatto è un passo avanti in regular e un passo indietro nei playoff (out in gara 4 contro la 5 della passata stagione), si può solo dire che c’è stato quel collasso corale dove, crollate le fondamenta, poi tutto il resto è andato a sud, senza nemmeno la possibilità di affidarsi alle riscosse ormonali viste, specie nei terzi quarti, decine di volte a queste latitudini. Poco da fare, e quasi lo sgomento quando Casale, nei primi tre tiri, ha fatto tre cesti: ma come, avranno pensato, non sono quelli di sabato? No, non erano quelli di sabato, e le teste non sono state in grado di reagire a questa prevedibile imprevedibilità. Difficile dire dove si è sbagliato, quando tutti hanno sbagliato: ora, a bocce ferme, si vedrà cosa è successo. Intanto, sarebbe stupido dire che Casale non l’abbia, completamente, meritata.

Just can’t get enough - Nulla è andato bene, in una giornata dove il nervosismo l’ha vinta fin da subito, e dove nessuno ha saputo chiamare la riscossa.

It’s no good - Ci sarà di che parlarne, ricordando che le semifinali si possono perdere e non è uno scandalo. Ma, forse, anche capire dove si sta sbagliando tanto male non sarà.

(foto Fabio Pozzati - Fortitudo 103)

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91