Guido Rosselli è stato intervistato dal Resto del Carlino, parlando tra le altre cose di cosa manca alla Fortitudo - che è in un ottimo momento - per avvicinare la capolista Trieste.
Ecco un estratto delle sue parole.

Cosa manca per avvicinare Trieste? Un po' di continuità nell'arco dei 40' e basta. Dobbiamo cercare di non demoralizzarci se commettiamo errori durante la partita, ma continuare a giocare sempre nello stesso modo. Siamo secondi a 4 punti dalla capolista e non dobbiamo dimenticare che tutti gli scontri diretti - a parte Mantova e Ravenna - li abbiamo disputati fuori casa e dobbiamo sfruttare al meglio il nostro calendario.
La Virtus è un capitolo chiuso? Certo, non ci gioco più e basta... Ci sono solo i ricordi e i tanti amici dell'anno scorso. A 34 anni non è che devo dimostrare qualcosa a loro, devo pensare a far bene e per me e per la squadra in cui gioco ora. Continuo a sentirmi con Lawson e Umeh, non sono uno che porta rancore e siccome non è successo nulla di particolare posso dire che l'argomento non mi interessa più.
Che cosa non ha funzionato? Non spetta a me deciderlo, tocca a chi mette i soldi.


(foto Fabio Pozzati - Fortitudo Pallacanestro 103)

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