Valerio Mazzola, uno dei migliori domenica contro Brindisi, è stato intervistato dal Resto del Carlino.

Ecco le sue parole: Essere stanchi ma non riuscire a dormire? «E' una sensazione molto strana, ti senti esausto, le gambe ti fanno male dalla fatica, ma l'adrenalina in circolo ti impedisce di addormentarti. E' però un prezzo che pagherei ancora a patto che si vinca e domenica è stato un bene che la squadra abbia ottenuto un successo, perché non so se avremmo sopportato la frustrazione di perdere una partita dopo quei 15 minuti di overtime».

A fare la differenza è stato lo stato di forma, voi siete sembrati meno lucidi rispetto a Brindisi, ma più freschi. Condivide? «In queste situazioni si vede il lavoro di chi ricopre un ruolo importante, ma non viene mai citato. Colgo l'occasione per ringraziare il nostro preparatore atletico Carlo Voltolini per il suo impegno con ciascuno di noi. Se domenica siamo riusciti a vincere, uno dei meriti principali va a lui e a come ci allena con i suoi programmi personalizzati. Per il resto non parlerei di lucidità, ma di esperienza».

Alla fine, lei era tra i meno stanchi. «Volevo vincere a tutti i costi la partita, perché ero ben consapevole della sua importanza. Nessuno dalla panchina ci stava informando sul risultato di Capo d'Orlando, ma c'è differenza tra confidare nelle difficoltà altrui oppure essere tu il padrone del tuo destino. Questi due punti erano fondamentali per noi e siamo stati bravi ad andare avanti e ad avere fiducia in quello che stavamo facendo, anche quando Brindisi ci ha più volte agguantato».

Come si supera la pressione? «Intanto vorrei dire che non essendo di ferro anche io la sento e per conviverci non bisogna né illudersi né abbattersi: bisogna rimanere sempre con i piedi per terra. Dopo la seconda giornata di ritorno siamo in una posizione diversa rispetto a quella che tutti si aspettavano, ma questo fatto, per quanto reale non deve condizionarci. Noi adesso dobbiamo solo pensare alla prossima gara che è delicata quanto quella di domenica scorsa».

Ci sarà Allan Ray. Cosa cambia per voi? «E' un leader e penso lo abbia fatto vedere in più occasioni. E' anche un ragazzo intelligente e si metterà a disposizione della squadra come ha sempre fatto. Non sarà al 100 per cento ed è normale sia così dato che è tanto tempo che non gioca una partita, però la sua presenza ci dà sicurezza e questo è importante per un gruppo che fa fatica a chiudere le partite».

La Virtus è poco rispettata dagli arbitri? «Non credo ci sia un complotto contro di noi. Gli arbitri sono uomini e come tali possono sbagliare, così come chi giudica da fuori una azione non è detto riesca a dare l'interpretazione giusta di quanto accaduto. Noi eravamo in una situazione in cui qualunque errore pesava più del normale: eravamo contati e questo ha pesato nelle nostre ultime trasferte. Adesso torniamo al completo e anche gli errori non saranno così decisivi».

Lunedì sera giocate a Capo d'Orlando. Come si prepara una partita così importante per la salvezza? «La prima cosa da fare è recuperare le energie. Giocare tre supplementari ci ha fatto spendere più di quello che normalmente mettiamo in campo. Poi dobbiamo pensare che sarà una partita molto difficile perché loro in casa hanno battuto Venezia, per cui dobbiamo dimenticare in fretta la vittoria con Brindisi. E' quasi un anno che non vinciamo in trasferta, tra l'altro l'ultima volta fu proprio sul quel campo».

ED DANIEL MVP DI GIORNATA IN A2
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE