Gherardo Sabatini è l’ex di turno, avendo giocato in Fortitudo nel 2013/14. Ora l’esterno classe 1994 - cresciuto nelle giovanili della Virtus - è ad Imola, e domani affronterà la Effe.

Il Resto del Carlino l’ha intervistato. Ecco le sue parole:

Sarò emozionato, e non potrebbe essere altrimenti. Fin dai tempi delle giovanili le gare contro la Fortitudo erano diverse da tutte le altre. Averci poi giocato rende l’incontro di domani ancora più particolare. Ho trascorso un anno dove mi sono trovato molto bene con i compagni, la società e il pubblico. Il rammarico è stato quello di non aver raggiunto l’obiettivo per cui eravamo stati costruiti: la promozione.

Dispiaciuto per non essere stato confermato? Sì e allo stesso tempo no. Sì perchè mi è stata data un’opportunità importante e per quello che ho fatto vedere l’anno dopo sono salito di categoria andando a Treviglio. Mi sarebbe piaciuto ripagare quella fiducia che mi era stata data, magari aiutando la nuova squadra a salire. No perchè è stata la società a decidere, e io ne ho preso atto. Capisco che per come sono andate le cose ci fosse la volontà di cambiare completamente il gruppo.

Cosa rende così speciale il mondo fortitudino? Lo spiego con un esempio. Noi eravamo giocatori di serie B, ma il pubblico ci faceva sentire come se giocassimo in serie A. Dico anche che non è un ambiente per tutti perchè è inevitabile che ci sia pressione quando c’è così tanta passione e interesse. Io mi sono trovato bene.

La domenica guardo prima il risultato della Virtus o quello della Fortitudo? Quello della Virtus. Come giocatore di basket cerco sempre di dare il meglio di me stesso per la maglia che indosso, il mio cuore di tifoso sarà sempre per la Vu Nera.

Spero di tornare a giocarci un giorno? Non penso che succederà mai. La serie A è un livello troppo alto per me.

Dicevo la stessa cosa anche quando si parlava di A2? E’ vero, ma ci sono gap tecnici e fisici che non si possono colmare neppure con l’impegno. A me piace giocare a pallacanestro, mai mi sarei immaginato di militare nel secondo campionato, ma sono uno che è abituato a stare con i piedi per terra. Adesso penso solo a far bene a Imola.

Qual è il nostro obiettivo? Entrare nei playoff e vedere lì cosa succede. Siamo partiti con il piede giusto, vincendo a Recanati, adesso dobbiamo continuare sapendo che il nostro non è un girone facile e già domani ci attende una gara per noi tutta in salita, anche se giochiamo in casa.

In un PalaRuggi tutto esaurito? Questa per me è la cosa più bella aldilà di quello che sarà il risultato finale. E’ bello sentire il calore della gente, sentire il loro interesse su ogni pallone. Giocare contro la Fortitudo non è mai facile, visto anche il sostegno dei loro tifosi. Noi proveremo a battere un avversario che in campo ha sei giocatori.

FORTITUDO, OGGI ALLE 12 LA PRESENTAZIONE DELLE MAGLIE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE