(foto Virtus Bologna)
(foto Virtus Bologna)

La partita di ieri ha mostrato in maniera chiara perchè questa Virtus piace tanto ai suoi tifosi. In enorme difficoltà per trenta minuti, doppiati a rimbalzo e finiti anche a -20, i bianconeri non hanno comunque mollato, e trovando quintetti che funzionavano sono risaliti fino a -1, giocandosela fino all'ultimo tiro, e finendo anche con qualche rammarico arbitrale per una solare infrazione di cinque secondi non fischiata agli ospiti, come sottolineato anche dal DG Ronci a fine partita.
L'Olympiacos dal canto suo ha fatto vedere sia perchè è una squadra costruita per le Final Four, con talento e roster spropositato nonostante i tanti infortuni, sia perchè per ora ha reso molto meno del previsto, dato che nell'ultimo quarto si è sostanzialmente spento, ed è stato salvato dalle giocate individuali dei campionissimi Fournier e Dorsey, e dal totale dominio sotto canestro di Milutinov. Ma i meriti della Virtus e in particolare di alcuni giocatori (Vildoza e Morgan in attacco, Hackett, Pajola e Niang in difesa) sono davvero tanti. Non di tutti, secondo Ivanovic, che a fine partita ha detto che alcuni giocatori non hanno lottato con costanza per quaranta minuti.
Orgoglio e rammarico, quindi. E un'altra partita da archiviare in fretta, perchè si continua a giocare a ritmo forsennato: lunedì sera la Virtus sarà a Trieste in campionato, e venerdì prossimo in Fiera arriverà Milano per l'ultima partita del girone di andata di Eurolega. Un primo spartiacque, dopo il quale si potrà trarre qualche conclusione. Per ora le Vu Nere sono andate meglio delle previsioni, nonostante un roster non certo lungo, dato che Taylor e Diarra a livello di Eurolega non paiono da corsa. 

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