Diciotto punti per Iffe Lundberg, sedici per Ismael Bako e quattordici di Milos Teodosic. Tre prestazioni magistrali che giovedì 27 ottobre hanno reso ancora più ampio il sorriso dei giganti della Virtus Bologna. Grazie a questi tre trascinatori, infatti, la squadra l’ha spuntata contro il Real Madrid, nella partita di Eurolega cui tutti guardavano con apprensione. Perché fino a pochi giorni fa la squadra guidata da Sergio Scariolo non aveva brillato fuori dai confini italiani. Nella sfida in Spagna, invece, il gruppo ha avuto la meglio e con una grande prestazione ha anche fatto un colpo straordinario. Il segnale che la squadra può dare grandi risultati fuori e dentro i confini italiani, ma si deve impegnare al massimo, senza mai mollare la guardia e che soprattutto deve credere in sé stessa e tenere duro. La vittoria sulla squadra spagnola rappresenta un’iniezione di fiducia per le V Nere. E sembra aver messo fine a quella alcuni avevano definito la tempesta europea, con tre sconfitte brucianti e una sola vittoria inanellate dalla squadra bolognese dall’inizio del campionato di livello internazionale.

 

Il campionato conferma il momento positivo

Il successo fuori dai confini italiani, poi, è stato seguito da risultati positivi e conferme, che sono arrivate anche durante il campionato. Sabato 29 ottobre la Virtus Bologna è stata protagonista di un risultato molto positivo, con la vittoria sulla Dinamo Sassari per 74 a 69. Le V Nere hanno espugnato il PalaSerradimigni, con Cordinier e Belinelli che si sono rivelati ancora una volta decisivi. Una nuova vittoria in campionato, che conferma che a livello italiano la squadra funziona molto bene. Sono bastati 15 minuti ai ragazzi di Scariolo per mettere al sicuro la vittoria. Cordinier ha dominato nel terzo quarto, Belinelli si è fatto notare nel quarto, la difesa inizialmente un po’ lenta ha ritrovato efficacia e lucidità. E la vittoria è arrivata dimostrando che la squadra sta davvero bene. Per alcuni osservatori, anzi, la Virtus Bologna viaggia a ritmi frenetici. Nonostante sia molto impegnata da campionato ed Eurolega e ci siano aggiustamenti da mettere in campo nella formazione, per evitare di sfiancare troppo gli atleti, i risultati positivi sono continui e soddisfacenti. Forse puntare ad avere sempre la stessa intensità è difficile, eppure vale la pena di provarci se si vuole portare a casa risultati.

 

Un allenatore che fa la differenza

Occorre non lasciarsi prendere dallo sconforto, come sembrava invece essere accaduto dopo la sconfitta triste di Belgrado, e perseverare. Come sanno gli amanti delle scommesse sportive solo questo è l’atteggiamento da tenere, se si vogliono fidelizzare i supporter e soprattutto se si vuole puntare alla coppa, che lo scorso anno è sfuggita a Bologna per un soffio. La sfida con l’Armani Milano rimane una costante per la compagine emiliana, ma quest’anno ci sono elementi che potrebbero fare la differenza. La determinazione e la tenacia, oltre alla concentrazione, sono state confermate più volte e sulla distanza premiano. E poi quest’anno a guidare la Virtus c’è un coach come Sergio Scariolo, premiato ovunque, campione d’Europa e del Mondo, che ha anche acchiappato il quarto alloro continentale con la Spagna pochi mesi fa. Un allenatore capace, che ha intuizione e fantasia e che soprattutto sembra in grado di convincere i suoi ragazzi a mantenere questi ritmi elevati.

 

Gli atleti sono pronti a dare il meglio

Specialmente se a seguire i suoi consigli sono giocatori che hanno stoffa. Di recente nella Virtus Bologna tutti gli esterni hanno dato un contributo, in difesa e in attacco. Anche Teodosic, che viene sfruttato come arma tattica dimostra sempre lucidità con i suoi canestri, i tiri liberi, i recuperi. Lundberg e Cordinier, poi, sanno mettersi alla guida del gruppo, mentre Bako schiaccia e conquista punti, portandosi dietro tutta la compagine bolognese. Le forze, insomma, ci sono. Devono solo mantenere una rotta chiara, senza esaltarsi e senza deprimersi. Anche perché la stagione è lunga, l’equilibrio individuale e di gruppo risulta essenziali. Nelle ultime gare, del resto, si sono visti i segnali di quello che potrebbe davvero diventare la Segafredo 2022-23, in Italia come in Eurolega. Se tutti contribuiscono e si impegnano fino in fondo, la possibilità di brillare non manca. Nella squadra ci sono altri atleti di vaglia che devono essere sfruttati. Ad esempio, Shengelia, poi Belinelli, Gora Camara e Niccolò Mannion, una guardia di alto livello, che forse finalizza più che creare ma comunque aiuta la squadra a spingere e cercare la vittoria.

 

Un gioco delicato di equilibri

L’ultima partita in campionato contro il Sassari, arrivata a meno di 48 ore dalla vittoria europea in Spagna, ha lasciato intuire che la squadra recupera bene e può guardare lontano. E ha fatto sentire come piacevole e confortante l’aria di casa. Un po’ quello che era accaduto dopo le sconfitte amare in Eurolega, quando rientrare in campionato e vincere si era rivelato un balsamo di benessere per i giocatori. La vittoria contro Treviso, ad esempio, era stata una gioia, con uomini come Milos Teodosic e Marco Belinelli a guidare la squadra e atleti quali Semi Ojeleye o Kyle Weems a sfoderare grandi energie e dare forza e coraggio anche agli altri. Se si continua a stare all’erta e a combattere, dunque, pare possibile un’annata da incorniciare per la Virtus Bologna, che ha iniziato la stagione 2022-2023 in gloria, con la vittoria della Supercoppa Italiana arrivata a fine settembre, battendo la Dinamo Sassari per 72-69.

(Foto Virtus Pallacanestro)

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