Sempre nel limbo tra chi ha perso troppa roba per strada per poter essere saldamente tra le prime quattro, ma che ha anche messo abbastanza fieno in cascina per non dover rischiare di scivolare indietro, la Fortitudo ricorda la settimana sanremese dello scorso anno, che portò scherzosamente Claudio Vandoni a dire sabato giochiamo e c’è la finale di Sanremo? Tranquilli, magari a metà secondo tempo saremo avanti di venti e potrete cambiare canale: pochi giorni dopo, in seguito ad una discreta sconfitta in tasferta, ci fu il televoto che eliminò il coach romano. Non dovrebbe capitare nulla questa volta, anche perché si gioca di domenica – e, attenzione, sull’ennesimo campo che attende la Fortitudo come evento dell’anno, malgrado a Roseto un po’ di basket di alto livello ne abbiano masticato – e quindi di concomitanze non ce ne saranno. E perché Boniciolli, malgrado abbia ammesso che qualche tifoso lo vede come la causa di tutti i mali, non sembra a rischio, anche per mancanza di argomenti per metterlo in discussione.

La partita di domenica (ore 18, dirette Nettuno e LNP Pass canoniche) è una interessante cartina tornasole da trasferta, per chi fino a poco tempo fa fuori dal Paladozza perdeva sempre, ma perdendo male con le piccole e bene con le forti. Ora che ogni tanto fuori casa si vince, come ci si comporterà sul campo di una squadra che è davanti, in classifica, e che non sembra sbiadita come la Verona di qualche settimana fa? Misteri, mentre in questi giorni si è lavorato per riportare a buona condizione gli acciaccati del weekend (Italiano e Daniel) così come i lungosemidegenti (Amoroso), e si sono sentite dichiarazioni sparse su chi vorrebbe il derby il prossimo anno, indipendentemente dalla categoria. Ragazzi, guardiamo in casa nostra, ok?

Roseto, quindi. Reduce dall’epica vittoria di Imola, portando a casa la partita malgrado di là Anderson ne abbia fatti solo 45, gli abruzzesi hanno una vittoria in più della Fortitudo, e piangono per un campionato dove con maggiore continuità sarebbero ancora più in alto in classifica: qui infatti si viaggia tra il ventello a Brescia e il trentello, stavolta in negativo, a Trieste. Molto gira attorno al folletto Allen, qualche settimana fa avvistato nel radar di svariate squadre di A, nemmeno tanto lontano dal Paladozza: per lui, dopo un inizio faticoso, ora si viaggia a 22 punti di media, ma non dimenticando che, appunto, nelle prime gare non aveva fatto sfracelli. 15+6 per l’alona Weaver, mentre rimbalzi li portano giù anche Sylvere Bryan e quel Borra (8.8+5.7) che in Fortitudo ci giocò, ai tempi di Finelli e soci. Si gioca a Roseto, dove anni fa capitò uno degli incidenti più tragici per gli occhi dello scrivente: una partita con la Fortitudo, infatti, venne interrotta per lancio ed esplosione di un estintore. Facendo quindi saltare l’ultimo mini intervallo, quando in precedenza le soste erano state occasioni per una sfilata di intimo. Poi ci si lamenta se uno non mangia più arrosticini per protesta.

VIRTUS, INFORTUNIO ALLA CAVIGLIA PER PITTMAN
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE