Sul “caso” Rosselli, queste le parole del DS bianconero Valeriano D’Orta, ospite della trasmissione “Black and white” su Radio Bologna Uno.

Non ci sono ragioni disciplinari. La decisione è stata presa alla luce di una verifica fatta dalla società sull’andamento di Guido nei confronti della squadra e dei compagni. E’ quasi un processo alle intenzioni, ma abbiamo ritenuto doveroso fare questa operazione per la salvaguardia degli obiettivi societari. Abbiamo pensato di preservare il cammino di questa stagione facendo questo tipo di scelta per salvaguardare il gruppo e la squadra.
Tante considerazioni fatte, oggi ci siamo confrontati con Guido, abbiamo deciso e comunicato al giocatori di interrompere in questo momento il suo ruolo come atleta a disposizione della squadra. 


Decisione consensuale? No, gli è stata comunicata e motivata. Ne ha preso atto con rammarico, ma lo stato d’animo dispiaciuto era comune anche a noi.
Non c’erano più i presupposti che c’erano nella passata stagione. In più persone abbiamo percepito in lui uno stato di non facile adattamento a questa nuova avventura. Decisione maturata dopo attente considerazioni.

Quindi è in attesa di nuova collocazione altrove? Viene naturale pensare questo, deciderà lui col suo agente. Non ci sarebbe niente di strano se qualche società avesse già preso contatto col suo agente, magari anche nei giorni scorsi. Noi stessi siamo in ricerca di un giocatore e a volte bussiamo alla porta di qualcuno che sta ancora giocando, a maggior ragione ora può capitare a lui.

Mercato? Riteniamo sia necessario un giocatore per completare il roster, la ricerca continua. Non c’è ragione di cercare un giocatore con un ruolo diverso rispetto a quanto detto, siamo alla ricerca di un’ala forte, e non cercheremo di anticipare i tempi facendo scelte affrettate. Le strategie non cambiano. L’organico è conmunque capace di poter sopperire a lui, come ruolo e non come persona, perchè dal punto di vista umano Guido è insostituibile, io con lui ho diviso tre stagioni, l'anno scorso e due a Veroli, questa era la quarta. Dal punto di vista emozionale per me è stata una cosa non facile.

Un altro giocatore per sostituire Rosselli? No, in questo momento non c’è questa necessità. Chediamo ai suoi compagni di mettere qualcosa in più. è quello che abbiamo chiesto stasera alla squadra. Ognuno ci metterà un 5-10% in più. Credo che questo non vada a intaccare sul risultato delle partite. Non credo che una vittoria o una sconfitta possano dipendere dal fatto che ci mancano due giocatori.

Adesso alcuni americani vengono meno volentieri in Europa perchè possono guadagnare buoni stipendi in D-League, poi vengono legati alla franchigia NBA per 45 giorni, e quindi sperano nella chiamata. Per questo motivo si è un po' abbassato il livello degli americani disponibili sul mercato. Questo è il motivo per cui stiamo valutando anche giocatori al momento sotto contratto che però si possono liberare con un buyout.

In estate era meglio fare scelte diverse? Guido aveva fatto parte della squadra delle promozione e aveva contratto, in estate non c’era nessuna ragione per pensare alla stagione senza di lui. Oltretutto era un giocatore con esperienza in A1. Queste sono considerazioni che si possono fare a posteriori.

Petrovic? C'è l'interesse di Ferrara, valuteremo a suo tempo. Per ora è un nostro giocatore e pensiamo di tenerlo, quando prenderemo un giocatore valuteremo quale sia l'opzione migliore per la sua crescita.

Il nuovo capitano? La scelta è messa in mano alla squadra, deciderà lo spogliatoio. Chiedessero a me direi Klaudio Ndoja.

Ancora su Rosselli. Non c'è stato nessun episodio scatenante, nè una sua richiesta "se è così me ne vado". E' stata una scelta di grande responsabilità della società, che ne se assume la responsabilità. Abbiamo notato avvisaglie che lui non fosse più quel catalizzatore. La sua forza è stata proprio questa, è uno di quelli che hanno trascinato la squadra fino a dove è ora. Chiunque oggi gioca alla Virtus Bologna lo fa anche per merito di Guido. Una scelta non facile, ma che ci rende ancora più seri per aver avuto il coraggio di farla. A malincuore, ma siccome abbiamo percepito che l'amore era finito abbiamo ritenuto di comunicarlo subito. E ci abbiamo messo la faccia.

Il coach ha contribuito alla scelta? E’ stato ascoltato anche l’allenatore, ovviamente. E’ uno dei capisaldi della società e della squadra. Anche perchè il coach aveva avuto un paio di volte la possibilità di confrontarsi con Guido su quelli che erano i suoi atteggiamenti, cosa stava dando e cosa avrebbe potuto fare per rendersi più utile al gruppo. Guido ha tentato di essere di nuovo il Guido Rosselli che tutti conosciamo, ma oggi ha ammesso anche lui che ci sono cose in cui non si rispecchia più. La decisione non è stata presa di comune accordo, ma uno dei due ha avuto il coraggio di dire che non era più innamorato, ma forse anche l’altro non era più tanto innamorato nemmeno lui.

ROSSELLI FUORI ROSA PER SCELTA TECNICA, E VERSO LA CESSIONE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91