Ventiquattro ore, qualcosa in meno, per ribadire ancora una volta che “nel bene o nel male purché se ne parli” è un proverbio che nella Bologna a spicchi è di casa. La Virtus reintegra Djordjevic, dopo averlo esonerato nella serata di lunedì per una motivazione che (Baraldi dixit) rimane riservata tra il coach serbo e la società. Ma andiamo con ordine.

La mattina di ieri, dopo una notte di sentimenti contrastanti da parte dei tifosi da social, si apre in maniera tranquilla, con nessuna dichiarazione da parte della società e con i classici rumors che si rincorrono uno dopo l’altro: Banchi, Scariolo (che di anni ne ha 59 e non 42), Obradovic e chi più ne ha più ne metta. Sono le 15.30 e tutto tace in Casa Virtus, con qualche macchina “dirigenziale” parcheggiata e quella di Djordjevic in bella vista di fianco alla palestra Porelli, non nel solito posto assegnato all’allenatore. Le voci insistenti continuano ad essere quelle su Obradovic, ma provengono da oltre confine e non sembrano essere voci attendibili. Dopo venti minuti, alle 15.50, Sasha Djordjevic esce dalla palestra, acclamato da qualche tifoso presente all’esterno, per incamminarsi verso Casa Virtus, lì dove Luca Baraldi e Paolo Ronci lo stanno aspettando. Bastano pochi minuti, perché alle 16.10 il coach serbo esce in macchina dalla sede bianconera, in compagnia di Goran Bjedov e Mladen Mihajlovic. Un incontro durato troppo poco, un segno? È questa la domanda tra gli addetti ai lavori che fuori dall’Arcoveggio, anche sotto qualche goccia di pioggia, aspettano novità. Sui social il rumor su un possibile reintegro di Djordjevic inizia a circolare. Alle 16.30, nel mentre, la Virtus comunica che Belinelli non prenderà parte alla trasferta di Monaco, per un problemino muscolare avvertito domenica mattina, che lo ha costretto a guardare i compagni dalla panchina contro Sassari (un primo segnale di chiarimento?). Intanto arrivano i giocatori, alle 17.30 è previsto l’allenamento: Abass e Teodosic i primi, poi Markovic che, sorridente, saluta i tifosi fuori, poi Belinelli e tutti gli altri. Djordjevic torna a varcare i cancelli di Casa Virtus a 45’ dall’inizio dell’allenamento pomeridiano previsto, in vista della gara col Monaco. I minuti passano, i tifosi fuori dall’Arcoveggio aumentano e chiedono aggiornamenti anche se a questo punto la notizia sembra ormai certa. Alle 17.10 il destino vuole che da uno dei comignoli di Casa Virtus inizi ad uscire del fumo bianco: è fumata bianca per Djordjevic, da lì a poco arriva l’ufficialità. “Dopo un incontro molto costruttivo andiamo avanti insieme in un percorso iniziato nel marzo 2019”, è così che la Virtus fa tornare saldamente in panchina un'allenatore sempre sostenuto e sempre tutelato. Alle 17.30 Djordjevic dirige l’allenamento, la squadra fa quadrato, è dalla sua parte e le storie e i post social che seguono la seduta pomeridiana lo dimostrano. Ora quel percorso iniziato nel marzo del 2019 “dovrà portare Virtus Segafredo Bologna a raggiungere gli obiettivi che l’azionista, i dirigenti, staff tecnico e i giocatori si sono posti all'inizio della corrente stagione sportiva” e non è poco. Una giornata pesante in Casa Virtus, ora dovrà essere il campo a parlare: Luca Baraldi si è preso la colpa e ora la squadra ha una sola strada davanti, così come ce l'aveva il suo allenatore, ieri, prima di entrare negli uffici dirigenziali. 

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