Luca Banchi ha presentato la partita tra Pesaro e la Virtus.

"Affrontiamo la capolista, quella che si appresta a vincere la regular season e che in campionato è in percorso netto da 10 giornate. Hanno appena vinto di autorità con Milano e, sebbene con un supplementare, con Trento. Ma questa ultima gara dimostra la loro forza e organico, possono permettersi il lusso di tenere a riposo giocatori importantissimi come Jaiteh e Belinelli, che domani potranno essere tra i protagonisti. Sarà bello per i pesaresi rivedere sul nostro parquet Hackett e tanti altri di una squadra che vuole fare bene anche a livello internazionale. Hanno tante frecce al loro arco, Scariolo sta gestendo l'organico nel suo stile, la Virtus porta quasi 9 giocatori in doppia cifra e distribuisce equamente il minutaggio con quintetti sempre competitivi ed equilibrati, per cui è difficile quando si prepara la partita cercare qualche debolezza. Noi veniamo da vittorie vitali per la nostra stagione e per ottenere il nostro obiettivo di stagione: pare un verdetto già scritto ma noi vogliamo dimostrare di saper affrontare chiunque. Il nostro organico non è strutturato per gestire sforzi così prolungati e tre gare in sei giorni, non so come doseremo forze ed energie. Avrei voluto giocarla in maniera più consueta, con una settimana di preparazione e gli stimoli di quando si affrontano avversari di questi tipo, capaci di punire ogni tuo piccolo errore e di enfatizzare ogni singola tua carenza. Sono quelle prove che ognuno vuole testare, rimane quindi questo rammarico: non siamo al pieno delle nostre forze, ma siamo carichi di entusiasmo, con un affetto percepito dai nostri tifosi consapevoli delle difficoltà di questo trittico di gare casalinghe. Abbiamo avuto supporto costante, due vittorie allo sprint, ora c'è la volontà di ben figurare in una sfida molto dura. Loro poi stanno preparando un impegno cruciale per la loro stagione, il playoff europeo, e questo fa capire quanto saranno concentrati"

C'è anche il ritorno di Scariolo, non solo di Hackett. "Daniel ha avuto una esperienza più recente, e so già che per lui tornare a Pesaro ha sempre un valore particolare per come sia legato alla città. E' stato uno dei primi ad incoraggiarmi quando ho firmato per questa società, era felice che io avessi questa possibilità. Sergio ha avuto una carriera indelebilmente segnata dalla sua esperienza pesarese, qui per la prima volta ha avuto la possibilità di essere un capo allenatore e lo ha fatto subito ad altissimo livello con lo scudetto. Ha lavorato al fianco di grandissimi allenatori e con grandissimi giocatori, anche per lui sarà una giornata particolare. Di lui si ricordano tantissimi trofei, è tra i più titolati e ha saputo ottenere risultati a qualsiasi livello, continentale e non. Parliamo di una eccellenza assoluta, come lui è riconoscente a Pesaro per quanto gli ha dato, anche la città è legata a lui e lo considera un suo figlio cestistico. "

(foto VL Pesaro)

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