Valerio Cucci è stato ospite di "Cuore Fortitudo" su TRC.

Domenica è stata una giornataccia. "Brutta partita, poi rivedendola ho visto tanti errori, spesso tirando da soli. Io cerco poi di guardare il bicchiere mezzo pieno, penso alla brutta sconfitta di Cividale dove non c'è stato nè gioco nè armonia tra noi, qui invece abbiamo sbagliato noi. E pure io, avessi fatto un po' meglio, ho le mie responsabilità. C'era stata la svolta contro Rimini, ora cerchiamo di restare tra le prime sei che è il nostro obiettivo"

La prossima è contro Mantova, dove hai giocato anche tu. "In questo sport è un attimo passare da giovani ad esperti, e pensare di essere un ex... Mantova mi ha lanciato la carriera, mi dispiace per il campionato che stanno facendo perchè non mi pareva una brutta squadra e ora è in un momento complicato. Noi siamo stati bravi ad evitare la bassa classifica, perchè è una zona da cui è difficile uscire. Io ci giocai in un periodo più fortunato, e spero possano tornare presto in alto lavorando sulla cultura sportiva in generale, perchè con il palazzo pieno tutto era divertente"

La sfida di domenica contro Iannuzzi? "Lo conosco da tanti anni. Giocatore duro, ruvido, che sa il fatto suo. Noi dovremo essere bravi a non farlo entrare troppo in partita. Ma noi dobbiamo sempre come prima cosa pensare a noi stessi, che dobbiamo riscattare la prova di Chieti. E poi queste sfide individuali non mi interessano, quello che conta è che vinca la Fortitudo"

Come è possibile passare da una prova come Udine ad una come Chieti? "Quest'anno ci sono molte altalene di reazioni alle nostre partite, ma non vedo l'equilibrio di capire dove sia adesso la Fortitudo. Bisogna guardare il prodotto finito che arriverà: abbiamo sempre detto che l'obiettivo è quello dei playoff, e non dimentichiamo che di fronte ci sono anche gli avversari. Non è questione di fattore campo, semplicemente chi poteva fare più canestri li farà, e non è detto che se giochi bene una partita lo farai sempre, e viceversa. Ci possono essere giornate no, e ripeto che almeno contro Chieti una idea di gioco c'è stata, solo che non abbiamo fatto canestro. Non è necessario cercare sempre verità complicate, sarebbe bastato un canestro in più e sarebbe cambiato tutto, anche le analisi"

Forse il tifoso si era fatto però la bocca buona. "Posso capire, mi limito a dire che non ci sono scusanti e andiamo avanti. Abbiamo avuto magari un approccio superficiale, ma era lo stesso quintetto che ha iniziato la gara di Rimini"

Hai un annuale. "Vorrei restare, poi dipenderà da tante cose"

A volte giochi fuori ruolo, da 5. "Io ho giocato quasi sempre da 4, ma non è un problema gigantesco. Faccio volentieri quello che mi viene chiesto, poi a volte essere un finto 5 può essere un fattore che mi agevola in attacco di fronte a lunghi veri"

Cosa vi servirebbe per arrivare alla promozione? "Ci possono essere squadre più strutturate, specie nell'altro girone. Ho fatto i playoff sia da favorito che da sfavorito, lo scorso anno contro Cantù solo una persona su dieci avrebbe dato Scafati vincente. Non saprei dire cosa ci manca, magari arrivassero Lebron e Gallinari..."

Qualche tifoso Virtus ti vorrebbe di là. "Ora non ci andrei, ma non credo proprio possano avere bisogno di me"

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(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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