Decisiva per tutti quanti. Così Pietro Basciano ha definito la partita di martedì contro Pesaro. Di certo dopo la mattanza in terra siciliana e tutto quello che ne è seguito - striscioni, confronti con la squadra e contestazioni - non c’è altro risultato possibile se non la vittoria, e possibilmente anche con un margine di almeno sei punti, per ribaltare la differenza canestri. Altrimenti la posizione di coach Giorgio Valli diventerebbe molto scomoda.
Non è la prima volta in stagione che la Virtus si trova con le spalle al muro. E finora sono sempre arrivate reazioni e vittorie. Dopo cinque sconfitte consecutive ci fu la vittoria casalinga contro i campioni d’Italia di Sassari, mentre dopo la doppia scoppola a Cremona e Trento sono arrivate le vittorie contro Pistoia e Cantù. Fino a oggi la squadra ha dimostrato di stare col suo allenatore, rispondendo sempre presente (in casa) nei momenti disperati. Pertanto martedì - il posticipo è dovuto all’impegno della Unipol Arena con lo show Wella di prodotti per parrucchieri - ci si aspetta una reazione forte e una partita convincente, oltretutto già sapendo i risultati delle altre, con un occhio particolare a Torino-Cantù.
Sarà anche la partita del ritorno di Allan Ray, ed è ovvio che dal capitano ci si aspetta molto, sia come contributo sul campo che come leadership. E se per il primo ci vorrà di sicuro pazienza, la seconda è richiesta da subito, perchè questa squadra manca terribilmente di personalità, ed in trasferta questo è davvero evidente.

All’andata finì 68-63 per i padroni di casa, e fu una delle partite peggiori della Virtus, che priva di Pittman (e con Ray in condizioni disastrose) finì subito sotto di 20, per poi tentare una delle vane e disperate rimonte “da trasferta” che quest’anno si sono viste spesso, sempre con esito negativo. Pesaro non aveva ancora Austin Daye, che da praticamente solo ha cambiato la stagione alla Victoria Libertas, e che sta viaggiando su numeri da MVP. Rispetto alla partita di andata in più ci sono anche Sheperd (da Varese) e Lydeka. I risultati vanno e vengono, e la figura di Paolini è in discussione. In ogni caso rispetto all’andata Pesaro è di sicuro più solida, e ha un giocatore che pare c’entrare poco con questo campionato. Alla Virtus il compito di disinnescarlo, e di vincere la partita. Non importa come, ma servono i due punti, anche perchè per ora i bianconeri hanno perso tutti gli scontri diretti con le dirette concorrenti, e per salvarsi bisogna assolutamente invertire questa tendenza.

Alla Unipol Arena si gioca martedì alle 20.30, con diretta Radio Bruno e Radio Bologna Uno.
RENATO VILLALTA: MAGARI CI FOSSE UN BENEFATTORE COME SAPUTO ANCHE PER LA VIRTUS
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE