Massimo Bulleri, ex bianconero e ora vice di Attilio Caja a Varese, è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Siamo dove volevamo essere, abbiamo avuto un po' di sfortuna in trasferta, su campi prestigiosi ce la siamo giocata fino alla fine e gli episodi ci hanno condannato. Ma non vuol dire nulla, bisogna essere più cinici e vincere.
In casa decisamente meglio? Per qualità, continuità e intensità. Però è una cosa che ci fa stare sereni solo fino a un certo punto: le partite bisogna giocarle e quella con la Virtus sarà particolarmente difficile. Oltre al talento, è una tra le migliori formazioni del campionato.
Che squadra siamo? Operaia, dedita al sacrificio, alla difesa.
La stagione in Virtus? Stagione difficile, siamo arrivati in porto senza traballare. Poi ognuno ha preso la sua strada: con Sabatini sono rimasti ottimi rapporti, non lo sento da un po' ma c'è stima e rispetto. Arrivai con la caviglia rotta, l'infortunio fu condizionante.
E'vero che potevo tornare prima degli scorsi playoff? Ho ricevuto una telefonata che mi ha fatto piacere per la stima. Ma avevo idee chiare rispetto a quello che sarebbe stato il futuro, sono stato schietto. Volevo mettere i pantaloni lunghi, e così è andata. Però non parlerei di ipotesi concreta, di possibile ritorno: è stata solo una chiacchierata in toni amichevoli.


(foto francescomalpensi.com - Virtuspedia)

JOHN FULTZ: LA FORTITUDO E' PIENA DI TALENTO MA NON HA EQUILIBRIO. FORSE IL ROSTER ANDREBBE SFOLTITO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91