Mascio Bergamo - Flats Service Fortitudo Bologna, cronaca

Mascio Bergamo - Flats Service Fortitudo Bologna 65-56
Il basket è poi uno sport semplice: c’è la palla, ma ci dovrebbe essere anche il canestro. E la Fortitudo latita in questa seconda parte dell’assioma per sfighe generalizzate e perché comunque, a non avere idee offensive (o possibilità) che non siano il tirare da 9 metri per disperazione, a scavallare i 40 tentati da – ben oltre – l’arco ringraziando se a volte si becca anche solo il ferro, allora è dura, durissima. 10/43, così almeno in trasferta, pur con mille assenze, non si va da nessuna parte.
Cronaca
Wish you were here, direbbe Caja pensando all’elenco infinito di assenti, ma intanto si parte con assenza di gioco e spettacolo collettivo, figlio anche di un ambiente non esattamente caliente. I lungodegenti rientranti Imbrò e Harrison riappaiono, ma ad avere impatto è solo il bergamasco. Non si segna nemmeno a pregare, e buon che Guaiana strappa e appoggia al quasi scadere per il 14-12 interno al 10’.
Obscured by clouds il canestro nel primo quarto (6/16), qualcosa migliora cercando all’impazzata Sorokas in area, ma è tutto orribile, anche la musica durante i timeout. Della Rosa deve fare il puntero ed è chiaro che qualcosa latita in costruzione per gli altri, e buon che Bergamo è pure peggio quando Harrison è fuori. Ergo vantaggio evaporato, cross e perse, 29-27 interno al 20’ con 23 perse collettive.
Il momentary lapse of reason di gruppo continua, andando a far canestro così di rado che i segnapunti devono fare stretching con le dita altrimenti anchilosate. Caja cambia quelli che gli sono rimasti, ma senza apriscatole non si mangia, e bastano due cesti a Bergamo per fare 44-35. Sorokas e Sarto tolgono ragnatele che ormai erano state tramandate in eredità da generazioni di aracnidi, 44-42 Bergamo al 30’.
The final cut è che non rientra più nemmeno Harris, ma la sfida tra chi è meno peggio di colpo gira verso la Effe, che tiene quasi inviolato il suo canestro finendo, quasi inconsapevolmente, su +4. Priva di pericolosità a difesa schierata se non tirando da 8 metri, Imbrò pare ispirato ma rimane – lo abbiamo già detto? – un pianto generale. Quindi Bergamo ri-scatta, ne mette 6 di scarto entrando negli ultimi 2’, altro ferro, Stefanini spara di nuovo una e due volte, sipario.