Le parole di Matteo Boniciolli alla vigilia della trasferta di Ancona per Recanati-Fortitudo.

“Ci sono due cose che vorrei dire. Intanto la partita di domani, presentata dal proprietario di Recanati Pierini come la più importante della loro storia: il motivo è chiaro, se vincono possono salvarsi, se perdono sono quasi retrocessi, e questo ci fa capire il clima in cui giocheremo. Come dico spesso, a fine stagione i valori in classifica sono azzerati, e loro in casa hanno battuto Ravenna e Verona, oltre a Chieti, perdendo con Forlì. A sgombrare il campo da considerazioni tipo ‘andiamo a vincere facile in casa dell’ultima’, noi dobbiamo rispettarli e cercare di fare bene non tanto per la posizione nei playoff, quanto per una questione di status. Lo scorso anno chiudemmo la regular season con una serie di vittorie consecutive, dovremmo cercare di fare uguale.
Poi, c’è un giocatore che mi sta molto a cuore, più di quanto stia a cuore a quelli che scrivono che dovrebbe giocare o che vanno in tv a parlare a vanvera, ovvero Montano. Reputo che chi fa sport di mestiere è un privilegiato, c’è chi dice ‘lavoro in ufficio, in ospedale’, e i giocatori possono dire ‘io gioco a pallacanestro’: ecco, rispetto a chi fa una vita diciamo regolare, chi ha questa fortuna ha due diritti e una valanga di doveri. I diritti sono essere rispettato come persona ed essere pagato ogni mese, poi tutto il resto sono doveri. Nessuno ha il diritto di giocare perché è bolognese, perché è cresciuto in questo settore giovanile, o perché ha fatto buone partite. Montano è intelligente, a differenza di chi pensa di aiutarlo dicendo che deve giocare sempre o che l’allenatore non lo capisce. Raucci è migliorato dopo essere rimasto a lungo in panchina, perché come dice mia nonna ‘a mali estremi..’: ecco, chi gioca in Fortitudo, in una società che di recente ha fatto un percorso importante per tornare ad essere considerata un patrimonio del basket italiano, questa cosa non la deve dimenticare mai. E, quando la dimentica, c’è chi è pagato per ricordargliela. A nessuno piace ratificare certe cose, però se i commentatori capiscono meno dei giocatori, allora la fortuna è che il giocatore, dopo essere stato in panchina, abbia fatto la miglior settimana di allenamento da quando lo conosco. Chi dice che Montano deve giocare a prescindere non gli vuole il bene che gli voglio io, ma lui è intelligente, mentre chi non ha visto gli allenamenti, in precedenza, tante cose non le sa. Come chi parla a vanvera. Ricordo che nessun allenatore toglie un giocatore che gli può far vincere una partita”


Faticate sempre nei finali. “I giocatori restano i principali protagonisti di questo sport, e stanno cominciando a capire che non possiamo attendere in eterno la loro crescita. Non avremo partite in cui saremo avanti di 30, e dobbiamo prendere la consapevolezza che ci vuole più cattiveria agonistica e maturità nel finale. I giocatori non devono ascoltare i consiglieri, gli amici degli amici, quelli che dicono loro ‘l’allenatore non capisce un cazzo’, ma ricordino che abbiamo perso partite per meriti avversari, qualche errore arbitrale, magari qualche destino cinico e baro. E poi ci sono state partite buttate nel cesso che ci avrebbero permesso di essere in testa: se mi girano le palle è perché in alcuni casi abbiamo ascoltato quelli che dicono che siamo forti, e dimentichiamo da dove arriviamo, mettendoci a tirare palloni che diventano dei cross. Candi deve ricordare che essere play della Fortitudo a 19 anni è una botta di fortuna, io stesso mi bacio i gomiti, pensando a dove sto allenando”

Il derby? “Ci pensiamo dopo. Ora dobbiamo lavorare su Recanati come fatto con Forlì, partita molto importante. Dobbiamo essere motivati come quel giorno, ricordando che il margine di errore è ridotto”

Se non arriverà Cinciarini pensate ad altro? “No, quello che ci serve è lui. Ci sono altri buoni giocatori potenzialmente sul mercato, ma non avendo senso far spendere alla società soldi per niente, se faremo un intervento sarà su di lui. Questo dipende intanto dal fatto che Caserta si salvi, e questo me lo auspico per il movimento, e che loro possano rispettare le regole sul BAT. Noi siamo ondivaghi in quel ruolo, ma non vogliamo aggiungere per il gusto di farlo, senza seguire nomi che escono fuori da siti. A meno che Datome non voglia venire da noi, e Gentile che aveva detto che non avrebbe più giocato è andato a Gerusalemme, e intanto ieri era ancora a vedere Milano. Rimango dell’idea che venire da noi gli avrebbe fatto bene”

Il video, grazie a Sportpress




(Foto di Fabio Pozzati)

NAZZARENO ITALIANO HA PRESO LA PATENTE. "IL DERBY? ORA PENSIAMO A RECANATI"
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91