nba camp
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(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Alla fine sono stati solo due, i giorni di ritardo rispetto al programma originale dei playin: doveva essere domenica, sarà martedì, e di tutto il circo messo in piedi nella scorsa settimana l'unica cosa che dovrà restare in memoria è quella di lasciare i palasport liberi da maggio in poi, che non si può mai sapere. Vince Pesaro, esce Torino che in precedenza si era fatta un giro in Autogrill come gli 883 ai tempi di Rotta x casa di Dio, e per la Fortitudo due giorni extra di allenamenti, non previsti ma tutto sommato non sgraditi, per recuperare Fantinelli dalla pubalgia e dare ancora più tempo a Vencato ed Aradori dopo l'obbligo di rimetterli in campo quasi a freddo nelle precedenti uscite.

Un playin, che di fatto è uno spareggio secco per sapere se si andrà avanti o no: la Fortitudo ci arriva sapendo di essere la seconda del lotto come rendimento casalingo (15-4, come Cantù: solo Udine, già in meritata vacanza, ha fatto di meglio) ma che proprio Pesaro è una di quelle che ha fatto festa al Paladozza. E ci arriva dovendo prima di tutto fare mente locale su cosa voglia fare di questo periodo della stagione, laddove dal di fuori si annusa più una voglia di fare già bilanci e rese dei conti per capire chi abbia scelto chi e a chi addebitare gli errori in costruzione della squadra. D'altronde se non fosse la Fortitudo non sarebbe la Fortitudo, no? Però, adesso, facciamo una cosa: magari a bocce ferme ci si metterà tutti insieme a chiedersi chi abbia scelto Gabriel, chi abbia scelto Cagnardi e tutti quelli che dovranno essere i capri espiatori dell'annata, anche magari per tirare acqua a mulini personali e non cercando l'interesse generale. Ma ora, cerchiamo di farla durare il più possibile?

Pesaro, quindi. Record di 20-18 (6-9 in trasferta) e tutto da valutare se anche lì ci si starà chiedendo il perchè di una stagione sottotono o se, invece, si inizierà a guardare questa parte dell'anno come momento di riscatto. In città non c'è un clima fantastico, con le accuse al coack Leka per frasi non carinissime dette verso i tifosi, ma intanto il primo turno è passato senza grossi patemi contro una Torino che mai è entrata in partita. La Vuelle preferisce attaccare che non difendere, ha 21 di media dall'esterno Ahmad che è quel classico giocatore che potrebbe fare male male male alla Effe, e 15 dall'alona King. Attenti poi alla crescita dell'oriundo Maretto, così come ad Imbrò che quest'anno non avrà fatto miracoli ma che al Paladozza dei guai ne ha già fatti eccome. O Bucarelli, che al Carlino Pesaro dice, giustamente, se hai paura di queste partite è meglio che cambi mestiere. Ma è una vinci-o-vacanza, ergo vale tutto.

Si gioca martedì, ore 20.30, diretta LNP Pass, Radio San Luchino e Canale 88.

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