Le parole di Stefano Comuzzo alla vigilia del big match casalingo con Trieste.

“E’ una sfida al vertice, la volevamo giocare in queste condizioni, con la possibilità di agganciarli in testa che mancava da quando ci sconfissero all’andata. E’ aperta a qualsiasi risultato, sarà grande intensità fisica ed emotiva, e noi ci arriviamo con qualche acciacco ma grande concentrazione e attenzione. Oggi nell’ultimo allenamento ho visto grande attesa, e questo è confortante malgrado Italiano abbia un risentimento muscolare, la caviglia di McCamey non è al massimo, e ci sono dolorini sparsi da trance agonistica che domani dimenticheremo. Loro sono fortissimi anche se non hanno la fiducia dell’inizio, sembra una flessione mentale più che tecnica o fisica, ma riescono sempre a mettere nelle partite un atletismo superiore a tutte le altre squadre. Hanno una prima linea difensiva asfissiante, giocano sempre al limite del fallo, per 40’, e questo ripaga con contropiedi: se impongono il proprio gioco possono farne 90-100. Quindi abbiamo lavorato sul come attaccarli e superare questa prima difesa, dato che dopo sono normali: servirà evitare errori e palle perse, ricordando che all’andata abbiamo preso il break giocando individualmente e concedendo contropiedi. Spezzare il loro ritmo, come prima cosa, giocando con intensità e intelligenza e senza condizionamenti. Altra chiave sarà la sfida a rimbalzo, con i loro esterni che ne prendono molti, e noi dovremo mettere granellini in questi ingranaggi. Hanno un quintetto forte e panchina profonda, se manca un titolare sanno dove pescare, e non c’è un pericolo pubblico numero uno.”

Mc Camey come è messo? “Ha iniziato a correre lunedì, la caviglia ha risposto bene ma non sappiamo se sentirà qualcosa in partita. Serve cautela, partiremo con Fultz”

Farai quintetti alti? “Partiremo come d’abitudine, poi vedremo come andrà la partita e come si posizioneranno loro. Cercheremo non di adattarci, ma di trovare punti di vantaggio”

Loro arrivano da qualche trasferta negativa, ma con sconfitte arrivate in modi diversi. “Contro di loro Imola ha pressato tutto campo, cosa che non è nelle nostre corde, quindi punteremo su altro, compensando con i muscoli le carenze di atletismo. Poi dipenderà dalla presenza di Da Ros, che è un play aggiunto capace di allontanare dall’area i nostri lunghi. Lo scopriremo domani.”

Il risultato di domani cambierà le strategie di mercato? “Trieste e Verona sono una scadenza che ci siamo dati, sono due partite contro squadre big, e ci faranno capire cosa ci serve. Dopo faremo valutazioni, ora siamo curiosi di capire con questa formazione cosa possiamo fare e come competere con il vertice: Ferrara e Orzinuovi sono state buone gare, ma ora avremo delle vere risposte, anche dal punto di vista mentale. Ci faranno capire quanto siamo competitivi e cosa ci mancherà”

Anche Trieste nel tempo potrà cambiare. “Questa rimane una partita importante per la classifica, perché dopo Verona il calendario è più agevole. Il nostro obiettivo rimane essere in forma ai playoff, quindi domani ci giochiamo il primo posto in classifica ma non sarà una ultima spiaggia, anche andasse male. Capiremo comunque cosa fare per migliorare: Trieste lo scorso anno ci sconfisse ma poi, senza ossigeno, in finale ha preso 0-3”

Potrebbero venire qui a difendere il +25? “No, vincessero qua potrebbero cambiare i carichi di lavoro perché ormai certi del primo posto, quindi si giocheranno tanto. E’ anche vero che negli ultimi anni il primato in regular non ha dato grandi vantaggi, sarà diverso l’anno prossimo. Quattro turni sono tanti, se perdi la prima in casa sei quasi fuori. Vero che chiudere primi è una soddisfazione, ma serve più capire quanto siamo competitivi”

Farete anche voi dei calcoli per la classifica? “E’ presto, sia per il nostro girone che per l’altro. La stessa Montegranaro ha perso di 25 l’ultima gara, non sappiamo in che condizioni di forma andrà avanti, ci sono altre squadre che stanno risalendo e la classifica si accorcia. Di là è la stessa cosa, quindi tutto si vedrà alla fine. Se vuoi vincere devi essere pronto alla fine, e capace se puoi di accorciare le serie. Infine, con tutti i possibili cambi di roster, non possiamo pensare che una avversaria possa essere meglio di un’altra. E noi stessi dobbiamo ancora trovare equilibrio.”

Il video grazie a Sportpress.



 


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