Virtus il punto dopo Brescia

Il suo messaggio al campionato, la Virtus l’ha mandato. Brescia fino a ieri sera era capolista solitaria, e non giocando le coppe per scelta aveva potuto preparare la partita per una settimana. I bianconeri erano reduci da un doppio turno in trasferta, e avevano due assenze pesanti, Vildoza e Jallow. C’erano tutte le carte in regola per una partita difficile, e invece i bianconeri - con un grande secondo tempo - sono stati bravi a renderla facile. Quando si è alzato il livello di fisicità la Germani è andata in grossa difficoltà, a partire da Della Valle che dopo un inizio scoppiettante è stato tolto dal campo da Hackett. E così gli altri, Ivanovic marcato da Pajola, Bilan da Diouf e così via. L’attacco di Brescia - che viaggiava a oltre 90 punti di media - è stato tenuto ad appena 76 punti.

Insomma, ancora una volta si è vista la differenza tra una squadra che fa l’Eurolega e una che non la fa, come profondità di roster e fisicità. E questo gap, in ottica playoff, potrebbe ampliarsi ancora, dato che lì entrerà in gioco anche l'abitudine a giocare ogni 2-3 giorni. La Virtus tra l’altro ha recuperato Taylor, che richiamato in campo dopo parecchio tempo ai margini ha risposto assolutamente presente, dimostrando di poter essere utile, almeno a livello LBA. Insomma, come si era già visto a Belgrado Ivanovic riesce a coinvolgere tutti i suoi, che possono essere davvero tutti utili in partite diverse e in momenti diversi della stessa partita. E’ questa finora la grande forza delle Vu Nere, che finora in campionato sono dove volevano essere - ovvero in testa - in Eurolega stanno andando oltre le aspettative. E ora si va avanti, senza fermarsi mai. Da qui all’Epifania la Virtus giocherà altre cinque partite, di cui quattro in casa. Olympiacos il 26, trasferta a Trieste il 29, Milano (Eurolega) il 2 gennaio, Trapani il 4, Zalgiris il 6. Gli avversari sono di alto livello, ma l’occasione per consolidare la posizione in Eurolega e in campionato chiudere il girone di andata al primo posto c’è.