Giacomo Galanda è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole:

La squadra è molto cambiata. Si è deciso di non puntare più sul gruppo storico che era salito dalla serie B. Non ha ottenuto l'obiettivo della promozione in Serie A, non era facile. Alla Fortitudo vanno comunque fatti i complimenti per il lavoro con i giovani negli ultimi anni: molti di loro sono diventati giocatori veri.

Sul ritorno di Fultz. Robert ha grandissima qualità. Quando vinsi lo scudetto in Fortitudo lui e Mancinelli erano dei ragazzi. A Fultz, quando era più giovane, è forse mancato il controllo della sua voglia di fare, un aspetto che gli faceva perdere troppi palloni. Probabilmente gli è rimasto attaccato questo stereotipo, per cui, pur essendo un giocatore di altissimo livello ed esprimendo una buonissima pallacanestro, non ha avuto altre occasioni all'altezza del suo valore.

Sul valore aggiunto portato da Boniciolli. Lo conosco bene. Lui è triestino, io friulano. Il primo rapporto professionale risale alla Nazionale, quando Boniciolli era assistente di Tanjevic. Matteo è un allenatore convinto del propri mezzi, deciso, rivoluzionario. Pur non condividendo pienamente le sue scelte, ritengo sia una personalità di cui il movimento ha bisogno. Va stimato per il suo coraggio. Sono bravi tutti a fare delle sparate: la differenza è portare avanti le proprie idee.

Sulla situazione sotto canestro. Se ha cercato Cusin e Burns sa di non avere un centro dominante. Al momento mi sembra sbilanciata. Sicuramente non ha la completezza che aveva l'anno scorso la Virtus, che era stata costruita in modo perfetto per salire e che, anche quest'estate, si è mossa molto bene sul mercato. L'Aquila comincerà “leggera” sotto le plance, anche se Pini sta crescendo di anno in anno, Gandini è una sicurezza, Chillo è un lottatore e Mancio ha un grande talento.

LA VIRTUS IMOLA FIRMA LUIGI BOERO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91