OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA

Gaddy - voto 5,5 – (13pti, 2/2, 4/9, 1/4) - Sembra sempre che tutto gli riesca più complicato che non agli avversari, e anche le cose buone paiono figlie di atroci sforzi che non di naturalezza. E alla fine si paga, perché se lo mettono in saccoccia.
Fells - voto 4,5 – (2pti, -, 1/2, 0/4) - Falli iniziali che gli tolgono la connessione. Poi è come se ogni pagina gli si aprisse in ritardo, non aggiornata, e sono difficoltà in ogni zona del campo. Così è faticoso rendersi utile.
Fontecchio - voto 6 – (7pti, 2/2, 1/5, 1/3) - Si sbatte davvero molto dietro, e Aradori non è che salti fuori come un fattore della partita. Poi sarebbe necessario capire cosa fargli fare davanti, perché se non lo si considera uomo da dozzina di media canonica allora servirebbe qualcuno che ne faccia le veci. Che non c’è.
Mazzola - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, 0/1) - Prova a tenere Polonara fuori dalla partita. Per un po’ ci riesce, ma è altrove che arrivano problemi eccetera eccetera.
Pittman - voto 7 – (24pti, 6/8, 9/12, -) - Solita drammaticità di chi in attacco avrebbe possibilità di fare 2+1 ad ogni possesso, ma che quando come Fantozzi inizia a vedere San Pietro sulla traversa si pianta, diventando poi dietro un telepass contro cui Veremeenko pasteggia con tanto di ammazzacaffè.
Penna - voto NG – Battezzato da una persa a metà campo, siamo al dover inghiottire bistecche per chi non ha ancora nemmeno tutti i denti da latte.
Vitali - voto 6,5 – (13pti, 1/1, 3/6, 2/5) - Occhi migliori di compagni, cerca di dare una scrollata a tutto buttandosi dentro e superando un inizio fatto di ferri e niente altro. Ma non è che lo seguano più di tanto.
Odom - voto 4 – (6pti, 6/6, 0/4, -) - Se ne ignorano azioni positive, in una partita dove pare iniziare già con il volto contrito simile a quello di chi deve salire sulla bilancia nel post festeggiamenti. Sapendo che non gli andrà per niente bene.
Cuccarolo - voto 5,5 – Prova a fare qualche difesa, ma sembra sempre più casualità che non altro, il fatto che una azione diventi positiva e non fallosa.

GRISSINBON REGGIO EMILIA

De Nicolao - voto 6,5 – (6pti, 0/2, 3/4, 0/2) - Regista che dirige, fa 6 assist, e non ha bisogno di fare molto altro.
Della Valle - voto 6 – (10pti, 2/2, 1/2, 2/7) – Spuntato, spunta quando c’è da spuntarla. Due triple e amen, basta e avanza.
Aradori - voto 6 – (9pti, 1/2, 4/7, 0/1) – Messo ai margini dalla difesa Virtus, non alza la voce per farsi notare a tutti i costi.
Polonara - voto 6,5 – (9pti, 2/8, 2/3, 1/3) – Sferraglia un po’ nel cercare spazi che non sempre ci sono, e allora meglio andare a cercar rimbalzi (8) e amen.
Veremeenko - voto 7 – (8pti, 0/1, 4/5, -) – Semplice: parte male, poi ha un attimo di vitalità, ed è quella che sposta del tutto la partita verso la direzione ovest della A1. Punto e basta.
Gentile - voto 6,5 – (9pti, 2/2, 2/2, 1/4) – Ordinaria amministrazione, ma di quella che alla Virtus, per esempio, manca proprio.
Silins - voto 6,5 – (7pti, 2/2, 1/2, 1/3) – Silente, ma aspettando che la partita arrivi dalla sua parte per mettere il dito nel barattolo della marmellata.
Lavrinovic - voto 7 – (17pti, 1/2, 8/9, -) - Rende semplice qualsiasi cosa, con gioco di braccia e di gambe che non sarà di moda nell’attuale basket da culturisti, ma che alla fine le partite le vince.
Pechacek - voto 6 – (2pti, 2/2, 0/1, -) - Due liberi contro la mano che lo allattò.
Bonacini - voto NG – (0pti, -, 0/1, -)

VERBA MANENT

Valli - Milano e Reggio sono squadre superiori a noi, per mentalità e per forza fisica, contatti, atletismo, esperienza. Sono squadre che fanno le coppe, gruppi consolidati e che alla fine le portano a casa. Noi abbiamo i nostri problemi, ci sono stati i falli di Fells, siamo all’osso e dopo un buon inizio non potevamo pretendere di più, onestamente. La fotografia è Lavrinovic, che alla sua età ha giocato con durezza pazzesca e ha portato a scuola tutti. La nostra non è stata una prova ottimale ma nemmeno deprecabile, dobbiamo valutarci su gare alla nostra portata, senza porci dei limiti ma sapendo chi abbiamo di fronte. Ora cerchiamo di recuperare qualcosa nella pausa: non sono scuse ma dati di fatti, cercando poi di recuperare in qualcuno l’umiltà di saper giocare con tranquillità. E non sono lezioni che si imparano in un giorno solo. Loro hanno quintetti dinamici e lunghi, Pittman ha fatto il suo, ma attorno c’era poco: abbiamo fatto quello che potevamo, ora proviamo dopo queste lezioni ad essere nel girone di ritorno più uomini e meno scolastici. Abbiamo perso a Torino una partita alla portata? Siamo sicuri che Torino sia così inferiore a noi, quando poi abbiamo perso all’ultimo tiro. La squadra? Siamo questi, non chiedo altro, servono maggiori energie e non possiamo modularci davanti a quelli che sono gli avversari. Dobbiamo essere più bravi e meno ragazzini, anche per andare a prendere più falli. Potevamo fare meglio nel primo quarto, ma poi loro sono cresciuti quando noi dovevamo pensare ad amministrarci.

Menetti - Siamo stati bravi nei primi due quarti a capire che sarebbe stata dura e che era comunque un derby. Non siamo stati spumeggianti ma siamo rimasti lì con la testa, bene nel terzo quarto e solo alla fine abbiamo un po’ lasciato andare quando ormai la partita era vinta.
LA VIRTUS CI PROVA, MA REGGIO E' TROPPO FORTE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE