(foto Virtus Pallacanestro Bologna)
(foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Ieri Luca Vildoza ha regolarmente giocato con i compagni a Lione: per lui 20' in campo con 2 punti e 7 assist. Intanto, a Bologna, si cerca di ricostruire l'esatta dinamica dell'episodio di mercoledì sera, in vista dell'udienza con il GIP Alberto Ziroldi, in cui si dovrà verificare la sussistenza dei presupposti per l'arresto effettuato mercoledì sera, che quindi sarà convalidato o meno. A tale udienza non è necessario che partecipino il giocatore e sua moglie Milica Tasic, come da procedura in casi come questo.

Intanto, le versioni delle parti sono molto diverse. A partire da ieri la volontaria della Croce Rossa - Tiziana D'Antonio - ha rilasciato numerose interviste in cui ha fornito la sua versione dei fatti, ovvero di essere stata aggredita in modo gratuito. Versione sostenuta anche dall'autista dell'ambulanza, Pietro Galli, che ha parlato a Repubblica e Corriere di Bologna: Non c'erano le condizioni di sicurezza per proseguire: ci siamo fermati perchè era pericoloso per noi, per gli altri, per tutti coloro che erano in strada in quel momento. Tutto è stato fatto secondo i protocolli previsti in questi casi. E' la prima volta in 11 anni che non raggiungo un paziente. Io personalmente domani sono in turno e non intendo non farlo, perchè penso di essere al 100% nella ragione. Queste infine le parole dell'avvocato Alessia Cuppini, che assiste i sanitari, riportate dal Resto del Carlino: I sanitari sono stati sentiti e hanno fornito una versione chiara di quanto accaduto l'altra sera. Se non ci fossero stati riscontri evidenti del racconto della persona offesa, corroborati da un referto che parla di una prognosi di cinque giorni, la coppia non sarebbe stata arrestata. E la stessa controparte non nega i fatti, pur fornendone una lettura differente".

L'avvocato Mattia Grassani - legale di Vildoza e Tasic - risponde così, sulle pagine di Repubblica Bologna: In fase di indagini difensive abbiamo sentito diverse persone tra cui tifosi della Virtus che stavano tornando a casa, semplici automobilisti o residenti di zona. Quello che posso dire è che le risultanze sono assolutamente inconciliabili e incompatibili con la versione resa dalla denunciante.

In presenza di due versioni così discordi, saranno quindi fondamentali le testimonianze. Le parti le stanno raccogliendo in queste ore: oltre a testimoni oculari si cercano anche filmati video, anche se - secondo il Resto del Carlino - in quel punto di viale Silvani sono presenti solo le telecamere di un distributore di benzina, che puntano verso le pompe e quindi non coprono la zona del diverbio. Alla polizia sono arrivati anche diversi video di privati, ma sarebbero tutti successivi ai fatti.

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Nasce il playground “Marco Lelli Ricci” in Casa Virtus nel ricordo di Marco