KONTATTO BOLOGNA

Candi - voto 7 – (7pti, 7/8, 2/5, 0/2) – Bravo pur perdendo 5 bocce, perché attorno c’era davvero tanta nebbia, e non era facile riuscire a tenere la macchina in strada. Specie se la patente è qualcosa di ancora recentissimo ottenimento.
Campogrande - voto 5,5 – (0pti, -, -, 0/1) - Prova a tirar fuori qualcosa dal brodo, ma si accorge di avere in mano solo una forchetta. E non sa bene come muoversi, tutto qua.
Raucci - voto 7 – (13pti, 4/4, 3/5, 1/2) - Ad un certo punto che la partita può essere la sua, in un ambito di poca qualità e con la necessità di metterla sulla ricerca del sommerso. Aspetta, e si porta a casa lo scalpo senza quasi accorgersene.
Mancinelli - voto 6 – (7pti, 0/1, 2/6, 1/3) - “Signora compagna di Mancinelli, quale canzone italiana dedicherebbe al suo boyfriend?” “Inizialmente pensavo a quella che vinse Sanremo giovani nel 1991, poi va bene anche quella che cantava Vasco nel 1984. Però che brutta partita, ohibo”
Knox - voto 6,5 – (12pti, -, 6/9, -) – Ad andarlo a cercare, e soprattutto capendo come fare, qualcosa di buono salta fuori. Altrimenti siamo a livelli di colonna portante, non esattamente di comprensibile utilità.
Ruzzier - voto 5,5 – (0pti, -, 0/2, 0/1) - Come salire su un autobus pieno, all’ora di punta, e non avere nemmeno la certezza di aver azzeccato la linea giusta. Da rivedere, per forza.
Montano - voto 6,5 – (14pti, 8/8, 3/4, 0/1) - Sparigliarla, in una giornata simile, necessitava di qualcosa che andasse fuori dai giochi. E allora buono andare a bussare alla sua porta,
Italiano - voto 6,5 – (9pti, 1/2, 1/4, 2/3) - La tiene in vita nel primo tempo, scoprendosi bomber. Poi si limita a galleggiare, sapendo che comunque sia, chi gli ha grattugiato i capelli prima o poi dovrà pagare il suo debito con la giustizia.
Gandini - voto 5 – (0pti, 0/2, -, -,) - Fin troppo titubante anche in una giornata dove pareva che in vetrina ci fosse roba che poteva interessare il suo stile. Non ne esce con la borsa piena, proprio.


ALMA TRIESTE

Bossi - voto 5 – (2pti, 2/2, 0/2, 0/8) – 7 assist, ma è difficile averlo duro non mettendola mai.
Pecile - voto 5,5 – (7pti, 2/2, 1/6, 1/4) – Spalle ormai con troppa ruggine per caricarsi la squadra.
Green - voto 6,5 – (15pti, 3/6, 6/11, 0/2) – Tanto lavoro sporco, davanti non è una garanzia.
Parks - voto 5,5 – (6pti, -, 3/6, 0/1) – Vasectomizzato dai falli, anche se detta così può sembrare un controsenso.
Pipitone - voto 5,5 – (3pti, 1/2, 1/1, -) - Si chiama come il chitarrista dei Marta sui Tubi. Da cui avrà imparato un po’ di rudezze, amen.
Baldasso - voto 5,5 – (6pti, -, -, 2/6) – Tira sempre piedi a terra, alterne fortune.
Coronica - voto NG – Appare, scompare.
Prandin - voto 5,5 – (2pti, -, 1/3, -) – Bussa senza che gli aprano.
Da Ros - voto 5,5 – (8pti, 2/4, 3/8, 0/1) – Velleitario.
Simioni - voto 6 – (5pti, 3/4, 1/1, 0/1) – Qualcosa cerca di portarlo a casa.



VERBA MANENT

Boniciolli - Abbiamo fatto segnare 18 punti di meno rispetto alla media di Trieste in una gara che noi in attacco abbiamo giocato al limite dell’orrido, spesso non riuscendo nemmeno a mettere la palla in campo. Non siamo diventati improvvisamente scarsi, vorrei che i giocatori capissero che questa partita deve farci capire che noi non siamo quelli dello show time: a volte rivedo gara4 con Brescia, sogno di arrivare a quel livello, ma per farlo servirà essere al completo, avere Ruzzier al completo che ora invece zoppica e soffre, avere un secondo straniero come gli altri. E io gli voglio bene, anche se lui potrebbe non pensarlo, e vorrei che Roberts trovasse lavoro già domani per poterci poi permettere di avere Nikolic già a Mantova. Stasera torniamo a casa contenti perché abbiamo fatto fatica ma vinto la partita. Poi io ho una mia idea sul fatto che giochiamo con una zavorra di 40kg: colpa mia. Quando a inizio stagione, con uno sforzo economico della società per portare qua Ruzzier e Mancinelli oltre a due stranieri di buon livello, ho pensato che fossimo tra i favoriti. Eppure il manuale dell’allenatore direbbe che si devono evitare le responsabilità: io non credo che sia così. Fatte le debite proporzioni, se Djordjevic e Danilovic vincono l’Eurolega da giovani con il Partizan, non capisco perché qui non si possa crescere l’utopia di fare bene con una squadra di giovani, di reclutati dal sommerso. In casa viviamo con responsabilità e non con gioia, ed è quello che ho detto negli spogliatoi: io quando vengo al Paladozza mi bacio i gomiti, e dovrebbero farlo anche i ragazzi, senza pensare al cosa può succedere in caso di sconfitta. Se difendiamo come bestie, magari tra un anno di lavoro, dato che questa squadra è meglio di quella scorsa, potremo fare bene. 25 perse, sono colpa mia, che avrei dovuto dichiarare “lottiamo per la salvezza”. Io considero le due partite di Supercoppa ufficiali, e quindi ritengo che abbiamo vinto cinque gare su sette, ufficiali, in emergenza. I veri drammi e le vere emergenze sono altre, qui parlo solo di drammi sportivi, e penso che dovremo continuare ad essere brutti, sporchi e cattivi. Qui non abbiamo lo show time di anni fa, non abbiamo Fucka, Karnisovas, Jaric e Basile, non abbiamo gente che durante il ritiro andava in vacanza con il presidente, ma gente seria, una società che mi sostiene, il presidente che viene a fare conferenza con me dopo che ho messo fuori rosa un americano. Dice “tutto a posto”, dimostrando che qui ci sono tutte le condizioni per fare bene: il pubblico, la società, lo staff, il più bell’addetto stampa d’Italia, e un allenatore decente che fa segnare 54 punti a chi di solito ne fa 72.

Raucci - Arrivavo da due partite dove non avevo fatto molto bene, quindi avevo bisogno di una iniezione di fiducia. A fine primo tempo ci siamo parlati, grazie anche a Davide e Montano, e mi sono sbloccato. Differenze con lo scorso anno? La sconfitta con Verona ci ha dimostrato che in casa non siamo imbattibili, e questo ci ha un po’ irrigiditi, non abbiamo la stessa scioltezza. E’ una cosa che dobbiamo scrollarci di dosso, lo abbiamo visto stasera che avevamo la terza inserita. Ci lavoreremo in settimana, ci siamo già parlati nell’intervallo. Nel secondo tempo ci siamo sciolti, per fortuna. Il caso Roberts? Lui è un grandissimo giocatore, abbiamo fatto tutti gruppo subito, ha doti atletiche e tecniche notevolissime ed è di livello superiore. Forse non ha trovato la sua dimensione all’interno di questo gruppo. Per dire, se prendi Lebron James e lo metti in una squadra dove non riesce ad esprimersi, fa 10 di media. Dispiace, gli auguriamo di trovare una situazione migliore. Io e Italiano? Siamo quelli che vengono dalla quarta divisione, che forse avrebbero dovuto smettere. Essere qui ti fa sentire un privilegiato, chiunque farebbe carte false per giocare in Fortitudo, e quindi quando vai in campo hai prima di tutto un grande senso di gratitudine per dimostrare, io più degli altri, di meritare il posto. Per questo dobbiamo lottare, giocare anche sporco su tutti i palloni, dato che siamo diventati quello che siamo grazie alla Fortitudo e grazie al coach.

(interviste raccolte da Gianfranco Lelli, video di Laura Tommasini di Sportpress)

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