Non è mai finita, titola Boniciolli. Non ci si annoia mai, potrebbe titolare chiunque volesse raccontare la cronistoria della recente Fortitudo. Peraltro, tutto dopo una vittoria relativamente facile, ma che si sapeva nascondeva casi che prima o poi sarebbero deflagrati. Ecco quindi la settimana della valigia per Legion, già semipreparata da un po' di giorni, ed ecco poi le disquisizioni telefoniche sulle peripatetiche da parte del coach. Con annessi e connessi, con critiche a volte legittime a volte porcelliniche, e comunque con l'idea, appunto, che un qualsiasi osservatore esterno potrebbe mettersi sul divano, popcorn, rutto libero, e divertirsi.

Il saluto di Legion dimostra che, forse, un po' di quanto spifferato da Fultz non fosse poi del tutto sbagliato, e al di là delle ragioni (tecniche? disciplinari?) dell'addio non è facile integrare tanta gente senza sacrificare qualcosa. Alex era arrivato con l'idea di renderlo primus inter pares e fargli fare salto di qualità rispetto a stagioni di ventelli a metà classifica: andata benino prima, meno bene poi, ed evidentemente le tante dichiarazioni sulla buona volontà eccetera - anche il fatto di essere stato confermato, nell'attuale interinalità della pallacanestro, dimostra che prima le cose andavano bene - sono scadute di fronte all'attualità. Ora si dovrà ricostruire, sapendo che il nuovo inserimento dovrà arrivare da una cerchia ristretta a vistati o comunitari, e che sarà un esterno. Paradossalmente, la figura di McCamey ne esce rinforzata, almeno finora, anche se sabato non sarà, quasi certamente, in campo, causa infortunio. Come dire: domenica, rompendosi, non ha avuto modo di fare altri guai e, quindi, di perdere ulteriormente credito. Ma è anche vero che l'idea è quella di rinforzare come detto il pacchetto esterni, anche e soprattutto perchè, la prima linea difensiva, è fin troppo superabile.

Poi si potrà disquisire sull'emotività del coach, e sulla portata del giocare in 8, 10, 12: in 8 si vincono le battaglie ma non la guerra, dice giustamente Boniciolli. E che sarebbe ingeneroso prendere Ferrara come prova provata della pressione eccetera. Vero, verissimo, con solo un appunto: declassare la regular season a semplice preparazione dei playoff rischia poi di portare a qualche piccolo problemino, dopo. Tipo? Quello per cui la Fortitudo, negli scorsi due anni, non ha mai giocato una serie di playoff con il vantaggio del fattore campo. E, Brescia e Trieste lo spiegano, non è una cosa da trascurare. Anche se le squadre del coach crescono durante l'anno eccetera: servirebbe una coperta lunga abbastanza per coprire il prima e il dopo, tutto qua. Facile a dirsi, meno facile a farsi, non dimenticando che chi vinse il campionato, lo scorso anno, in inverno , passò un periodo in cui erano solo pesci in faccia. 

Orzinuovi, quindi. Che la promozione avrebbe portato a fatiche e sofferenze era forse preventivabile e preventivato, ma si presume che in terra bresciana si sognasse qualcosa di meno duro. 4 vinte, 14 perse, e nemmeno il recente arrivo di Alex Finelli a dare una vera inversione del trend: mai vittoriosa fuori casa, domenica piallata da Roseto (con perdita della differenza canestri), Orzinuovi cerca disperatamente punti per evitare l'ultimo posto in classifica. È stato da poco firmato l'ex Iannilli, dal rendimento ancora impalpabile, e si punta sull'esterno italo-americano Raffa (21+5 ma tante perse) per fare punti, assieme all'esperto Sollazzo e all'altro oriundo Ghersetti. Il problema è la difesa, fin troppo colabrodo fin qui, perchè l'attacco quando vuole di punti ne sa mettere.
OZZANO, SABATO CONTRO FIDENZA
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91