Hasbrouck a mezzo servizio e Mancinelli out da un lato, Moreno e Benfatto (oltre ad altri acciaccati) dall’altro: alla fine la differenza la fanno anche le profondità dei roster, che permettono alla Fortitudo di avere un sacco di roba lasciando Cento a correrle dietro per un po’ prima di capitolare. La storia del derby è poi questa: più che la voglia di riscatto potè la reale attuale differenza dei roster, ma basta e avanza per fare la decima vittoria e rimettere spazio tra sé e Treviso.

Fatte le foto del gemellaggio, si parte con la Fortitudo di facile giro di palla a sfruttare una difesa centese che, in area, lascia fin troppi spazi. Ma, valendo 2 i canestri da 2 e 3 i canestri da 3, Cento resta in zona e prova anche a mettere il nasino avanti. Mays prende a sberle Cinciarini (19-15 esterno), ma se sono 3 triple sono anche 3 falli e inevitabil pino. I ricambi bolognesi sono meglio di quelli centesi, doppio gol da fuori di Venuto e Benevelli, 22-19 al 10’.

Ricordati i ragazzi del Salvemini uccisi 28 anni da dal puntuale striscione della Fossa e salutato l’ex Italiano in parterre (ipotesi Casale per lui), si riparte con Bologna a produrre tanto, ma con Cento che balisticamente regge il colpo, e che riesce a trovar roba anche dalle seconde linee per non annegare. Però, e lo diceva pure il Poeta, lo scoglio non può arginare il mare, 13-0 di parziale in pochi attimi dove la F farebbe canestro ovunque e difende su tutto e tutti, e 45-31. White prende tecnico dopo due liberi messi a segno, 49-35 al 20’.

Pare esserci già bandiera bianca sul ponte centese, e tra le carambole passatorie di Leunen e la quarta tripla di Benevelli si ventella senza problemi. Si attiva un precedentemente sbavato Cinciarini, si fa 68-42, poi qualche gigioneggiamento anticipato e 30’ che arriva sul 70-53.

Qualche cartuccia Cento ce l’ha ancora, dimezzando lo scarto da 26 a 13 con tanto Chiumenti e Bologna già forse con la testa al capoluogo della stessa provincia centese. Serve una tripla di Cinciarini e qualche errore ospite per non rischiare nulla, in una gara dove nulla è stato rischiato.



( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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