l giorno dopo il post su Facebook che ha generato tanto scalpore, Stefano Mancinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.

Ecco le parole dell’ex capitano della Effe: Sono contentissimo della vittoria, fondamentale per Torino. Ho voluto ricordare gli sfottò di Basket City, una cosa simpatica e tranquilla, fa parte del gioco. Il derby con la Virtus? Manca a tutti, tanto più a chi ha giocato a Bologna. Poi ci sta che qualcuno mi infami su Facebook. Ma a questo giro ho ricevuto più ovazioni.

Da lontano continuo a seguire la Fortitudo? L'allenatore non si discute. In carriera ho lavorato con Matteo, sia nella Nazionale giovanile, sia in Fortitudo. Di lui ho un bel ricordo. E' un grande tecnico, uno con cui puoi parlare, che ti fa lavorare tanto in palestra e sulla difesa. L'anno scorso ha cambiato la squadra e poi ha dimostrato coraggio nel mantenere l'ossatura del gruppo che aveva fatto la B2 e mettendo Candì come primo playmaker. Probabilmente avrà degli intoppi durante la stagione, ma tra due o tre anni magari avrà costruito un regista da Nazionale. Fin qui la squadra ha risposto bene soprattutto in casa, dove l'atmosfera fa sempre la differenza. In trasferta si è sbloccata, ma voglio ricordare che quello di A2 è un campionato difficile: l'anno scorso, come squadra favorita, abbiamo perso diverse volte lontano da casa. I playoff sono alla portata dell'Aquila. Poi sarà fondamentale arrivare nelle prime posizioni per avere gli scontri diretti in casa.

Alcuni giocatori stanno stupendo, altri si stanno confermando? Candì è molto giovane, sa muoversi, ha talento, ma soprattutto la faccia tosta necessaria per affermarsi. Montano ha un talento offensivo incredibile, anche se per giocare in Serie A dovrebbe ingrossarsi fisicamente. Mentre Carraretto è una garanzia, oltre che un amico e un professionista incredibile. E' un grande giocatore e ha grande persona: alla Fortitudo può dare tanto.

Questa Eternedile ha bisogno di rinforzarsi sul mercato per poter competere ad alti livelli? Prima di tutto bisognerebbe pensare che la squadra sta giocando senza un americano e, in un campionato in cui se ne possono avere solo due, l'assenza vale per quattro. Inserire giocatori in corsa è sempre un rischio. Nel 2006 l'arrivo di Diawara ci diede un grande aiuto. Poi dipende dall'intelligenza e dalla capacità di adattarsi del giocatore.

Alla Fortitudo è stato accostato il nome di Amoroso? Valerio è un mio grande amico e un grande giocatore. Fa la differenza in Serie A, figurarsi in A2. Ha avuto qualche problema, ma solo perchè a volte ha troppa voglia di vincere. Non è uno che va contro la squadra. Tessitori? Non lo conosco bene, ma Valerio è sicuramente più forte e completo. Comunque la Fortitudo ha già giocatori importanti. Iannilli è reduce da un grande campionato e Daniel mi piace molto.

E se arrivasse Mancinelli? Del futuro non si può mai dire niente. Sto molto bene a Torino, ma il pensiero di tornare alla Fortitudo sarebbe super. Vivo a Bologna, conosco tutti e sento ancora tanta gente. La Fortitudo è una fede. Spero che riesca a tornare in Serie A. E' il sogno di tutti i tifosi. A cominciare da me.

VIRTUS, LE PAGELLE DELLA STAGIONE. GIORNATA 14
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