E' questione di pochi giorni, poi la capienza degli eventi sportivi aumenterà. Come spiega la Gazzetta, tra il 30 settembre e il 1° ottobre il Governo - sentito il CTS - dovrebbe approvare il decreto che porterà la capienza degli stadi al 75% e dei palasport al 50%.
Un primo passo, certo, anche se ancora lontano dai desiderata del mondo dello sport, soprattutto di basket e pallavolo.
Il presidente FIP Gianni Petrucci l'ha detto esplicitamente, a margine del Consiglio Federale di ieri. Il Governo dovrebbe capire che lo sport al chiuso non è quello dei 'dimenticati', e che se la capienza all'interno dei palazzetti dovesse aumentare in tempi brevi, arrivando al 50%, non saremo contenti. Questo dovrà essere il campionato della ripartenza.
La direzione in ogni caso sembra tracciata, ma per arrivare al sospirato 100% bisognerà aspettare ancora un po', ulteriori monitoraggi epidemiologici e pareri del CTS, che ieri ha anche stigmatizzato lo scarso uso della mascherina che si è visto in alcuni stadi.

L'altra questione chiave, di cui sembra non parlare nessuno, è quella delle zone colorate. A oggi il limite del 35% vale in zona bianca, diventa 1000 spettatori in zona gialla, e zero (porte chiuse) in zona arancione o rossa. Questo è un limite gigantesco, che potrebbe portare ad enormi disparità nel corso della stagione, e che non sarebbe superato nel caso in cui l'aumento di capienza venisse concesso solo in zona bianca. Se ne è accorto il mondo dello sci, che ha chiesto e ottenuto che le riaperture ci siano in maniera identica in zona bianca, gialla e arancione. Un precedente incoraggiante, che va assolutamente copiato. Il mondo dello sport ha il dovere di far notare questa incongruenza e chiedere non solo una capienza maggiore, ma che tale capienza sia permessa fino alla zona arancione, almeno finchè le zone colorate resteranno. Se poi - complici l'ottimo andamento della campagna vaccinale e l'uso del Green Pass - tali zone dovessero essere eliminate, tanto meglio per tutti.

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