Marco Bonamico è stato intervistato da Marco Tarozzi su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

La nuova Virtus è più fisica? Probabilmente è così, ha guadagnato in fisicità. Ed è un bene, perché tutti sappiamo quanto la Virtus abbia pagato questo aspetto, soprattutto in Eurolega. Se è vero che il futuro porterà meno talento, allora è giusto che la coperta venga tirata altrove: significa soffrire di più, difendere di più, lavorare sul contropiede. Prevedo una Virtus diversa, e non mi sento di dare voti al mercato: bisogna avere fiducia nelle scelte di Scariolo e nel lavoro dello staff.

Il talento che viene meno è nell'addio di Teodosic. "Questo è vero. Al di là delle scelte tecniche, che ritengo comprensibili, la realtà è che Milos è un poeta del basket. Un giocatore che ha dato tanto, compensando anche una certa fragilità con numeri di alta qualità, che abbiamo ancora negli occhi. Però una buona politica societaria consiglia sempre di cedere un campione un anno prima, piuttosto che un anno dopo.

Smith darà un contributo diverso. "Perché tutto è diverso, in realtà. Non c'è più sovrabbondanza di giocatori che hanno sempre la palla in mano, è proprio il modo di giocare che cambia. La sicurezza sta nel fatto che Scariolo è un allenatore capace di dare alla squadra un nuovo gioco, rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Probabilmente lavorando ancora di più sulla fase difensiva: la Virtus ha un backcourt fisicamente importante, penso a giocatori come Pajola, Abass, Belinelli. Negli ultimi playoff abbiamo visto una squadra superlativa fino a gara 6 della finale-scudetto, ma abbiamo anche assistito a un crollo sulla lunga distanza. Probabilmente è stato preso come un campanello d'allarme, e visto che, secondo me, anche il prossimo campionato si risolverà in una sfida tra Bologna e Milano, ci sta che si sia corsi ai ripari. Vedo in questa chiave anche il probabile arrivo di Dunston: avrà qualche anno in più, ma io ricordo il giocatore che era a Varese, capace di una fisicità prepotente.

Belinelli è un fuoriclasse, ma andrà dosato. "Torniamo alla stagione scorsa: tranne l'ultima partita, la gestione del giocatore ha dato ragione al tecnico, che se lo è trovato fresco e pronto nelle ultime partite. I playoff di Marco sono stati di livello assoluto. Ora avrà quindici, venti minuti a partita in cui potrà dare tanto, ed è quello che gli si chiede. Oltre a dare magari una zampata delle sue in Eurolega, per poter arrivare nelle prime otto. Io ci credo, è un traguardo possibile".

Sono arrivati Polonara e Mascolo. "Achille è un giocatore che mi è sempre piaciuto tanto. È moderno, ha il tiro da tre che dopo l'addio di Weems diventa un particolare importante. Corre bene in contropiede ed è un buon rimbalzista. Lo avrei visto bene in Virtus già due anni fa. Quanto a Mascolo, beh, lui contro la Virtus si è sempre esaltato, ora quelle qualità in attacco può metterle al servizio della causa bianconera".

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