Alcune parole di Jasmin Repesa alla vigilia di Trapani-Virtus.

“C'è il sold out da un mese, c'è entusiasmo, con il nostro Presidente si è creata una atmosfera straimportante per competere al meglio possibile e promuovere tutta la Sicilia. E' un momento non dico storico ma importante per la città e la società, siamo motivati per dare più del massimo e fare una bella figura”

Come state? “Potevamo stare meglio, ma anche peggio. Ora non ci si deve lamentare ma focalizzare su quello che ci aspetta, anche Bologna ha avuto problemi in preseason senza Grazulis e senza il francese. Hanno un roster più lungo ma non parlo degli altri. Noi ora dobbiamo dimenticare tutto il resto”

Quanto conterà l'ambiente? “Non ho mai giocato qua, lo devo vedere e sentire. Avremo un campo casalingo, pubblico come sesto giocatore e questo aiuta contro gli avversari”

Che squadra è la Virtus? “Loro sono una squadra importante, noi siamo una squadra interessante. Sono fatti per arrivare ai playoff, coperti in ogni ruolo con due giocatori straordinari: è la differenza tra chi fa l'Eurolega e chi no, ovvero la fisicità. Loro sono grandi e grossi, pronti per lottare le avversarie in Europa. Noi abbiamo talento come loro, ma sono più corposi di noi”

Lei è un esperto difensore, Banchi è un esperto attaccante. “Alla fine si gioca per fare canestro. Non ho visto nessun giocatore puntare solo alla difesa, si va in campo per tirare. Alcune cose partono dalla difesa, perchè altrimenti non arrivano canestri facili e non si prende ritmo e fiducia. L'identità della squadra si vede dietro, ma tutto parte da l' anche se ogni fase del gioco è importante”

Belinelli è ancora un pericolo pubblico numero uno. “Tanti cresciuti con me hanno smesso, come Datome e Mancinelli. Hackett iniziò ragazzino con me a Treviso, Belinelli con me ha vinto uno scudetto a 19 anni e un ruolo importante. Ora si può solo sognare che uno a 19 anni giochi minuti di questo tipo, come anche 20' a 18 anni in finale di Eurolega.”

 

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