Stefano Tedeschi è stato sentito dal Carlino Bologna. Un estratto dell'intervista.

"I 4000 abbonamenti? E' un dato di fatto che questo non è il campionato che compete loro ed è sicuro che meritano di più. La Fortitudo è una realtà unica nel suo genere e chi non vive a Bologna e non respira la sua atmosfera non riesce a cogliere a pieno. Mi ricordo qualche anno fa, quando ero presidente del Crer della Fip, che vennero anche dall'estero a fare uno studio su tifo fortitudino, così fidelizzato. L'abbonamento è un atto di fede. Senza mancare di rispetto a nessuno, abbiamo numeri che superano quelli della maggior parte dei club che militano nel massimo campionato italiano. Il percorso da fare lo conosciamo, dobbiamo crescere e far bene, ma sempre con i piedi per terra, non possiamo promettere o illudere, ci vuole cautela e attenzione nelle cose.
Per innovare devi sapere bene cosa sei e dove vai; io entro in Fortitudo in punta di piedi con il dovuto rispetto per il passato e per chi ha lavorato prima di me, come Gianluca Muratori e Consorzio Innova. Credo sia importante sottolineare come l'impiantistica sia fondamentale. Noi abbiamo l'Academy dove vogliamo fare tanto lavoro di qualità per il presente e per il futuro, ma servono gli spazi. Attualmente con la prima squadra ci alleniamo tra Zola e Monteveglio, le difficoltà per gli spazi a Bologna sono tante. Il sindaco ha non solo un percorso come assessore, ma anche di famiglia sportivo, quello che chiedo è di far giocare i giovani e porre attenzione sulle problematica degli impianti, lo sport e il governo ha un valore enorme.
Caja ha dato la sua disponibilità quando ancora non avevamo firmato l'acquisizione della società, un allenatore così è quasi un lusso per la categoria, certo il rapporto di amicizia che ci lega ha giocato nel farlo venire a Bologna, ma ha creduto subito in quello che stavamo facendo. La squadra, siamo forse partiti con un certo ritardo nel farla, ma Caja e il general manager Nicolò Basciano , hanno fatto una squadra interessantissima. Ho seguito gli allenamenti e ho visto impegno della squadra, certo l'allenatore esigente ma tratta tutti allo stesso modo e il fatto di aprile le porte agli allenamenti fa vedere il suo modo di lavorare. La squadra ha cambiato impostazione, ci sono giocatori importanti come Aradori e Fantinelli ma anche tanti giovani che hanno formato un bel gruppo in campo e fuori; l'obiettivo imprescindibile è quello di fare i playoff.
Volevamo partire con 10 soci al 10 per cento, poi un po' cambiata, ma ci sono persone importanti che nel proprio ambito di competenza portano esperienza e qualità. L'esempio di Treviso, dove ci sono decine di soci è da imitare per dare possibilità di crescere. Gentilini? Sia il padre Maurizio che Matteo hanno grande passione non sono solo il nostro main sponsor e è una parte attiva e importante della società"


(foto Fortitudo 103 - Schicchi)

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