Con l'habemus Candussi a tranquillizzare un po' un ambiente che temeva davvero non ci fosse alcun tipo di aspettativa verso questo campionato se non il finirlo il prima possibile, la Fortitudo si trova ora ad aver aggiustato almeno il settore dei lunghi, che fin dalla prima gara di stagione, a San Lazzaro contro Chiusi, era sembrato carente: vai te a sapere cosa non sia andato bene con Paci, che a Rieti ha ritrovato almeno le cifre a cui era abituato in precedenza, ma come si suol dire cosa fatta capo ha. Dentro quindi l'ex Verona, che viene in Fortitudo anche e soprattutto per ritrovare Luca Dalmonte, e punto interrogativo per  Steven Davis: anche lui magari tra un po' troverà un'altra squadra dove tornare a fare dei 15 di media e noi a chiederci cosa ci sia in Effe che prosciuga anime e corpi, ma intanto si va avanti, forse. Chi salta è Biordi, che rimarrà alla storia per l'inevitabile targa della sua macchina e per una espulsione in una delle rare apparizioni in campo. Se non è fortitudinità questa... destinazione Monopoli, pare: qua, il Parco della Vittoria, non lo ha trovato.

Rimane se vogliamo il buco tra gli esterni, con le insufficienze di Panni e il duo Thornton-Aradori che un cambio non lo ha mai avuto (ma qui il problema è atavico), ma almeno là sotto le cose dovrebbero, quantitativamente e qualitativamente, essere meno sbilenche. Per una squadra che è uscita scottata e smusata dallo 0-2 di Chieti-Mantova, palesando limiti mentali mai superati e recenti nervosismi: se è vero che la promozione non è un obiettivo ma i playoff, con magari incassi a rimpolpare il borsellino, lo sono, allora ben venga l'addizione. Se non altro, per far capire alla truppa che il compitino non basta, le dichiarazioni alla Claudia Mori del non succederà più nemmeno, e qualcosa va migliorato. Punto. Anche solo nella fiducia da trasmettere all'esterno, perchè se passa il concetto per cui pagare una multa per una squalifica - come con Cucci - sia una notizia, qualcosa forse va aggiustato.

Ravenna, quindi. Penultimo posto in classifica, e magari la voglia di non essere da meno rispetto a Chieti e Mantova, altre squadre in fondo al ranking, che non si sono poste problemi nel battere la Effe. 7-15 il record, il ricordo dell'andata dove scellerate scelte difensive permisero a Fantinelli una tripla doppia con le infradito, ma anche un 5-5 recente che fa capire come in Romagna si stia ancora pagando la tara di un inizio squinternato. 14 punti per il veterano tiratore Musso, i 13 del regista brevilineo Kendall, l'arrivo da poco di Vrankic le principali pericolosità offensive di una Ravenna che, allenata da Alessandro Lotesoriere, deve fare punti per non finire male, dopo essere stata qualche anno fa anche a rischio promozione in A1.

Si gioca domenica, ore 18, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.

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