Stefano Tedeschi, neopresidente Fortitudo, è stato ospite di TRC.

"Siamo andati stamattina da notaio, abbiamo chiuso, ora incominciamo. E' il periodo in cui di solito si va in ferie, ma i tempi erano stretti e abbiamo davvero fatto i salti mortali per fare il tutto. Ringraziamo i consulenti che ci hanno supportato con pazienza e disponibilità per arrivare a questo risultato. Siamo arrivati in fondo, abbiamo risolto tutti i problemi, anche quelli usciti fuori in modo fantasioso, ora inizieremo a parlare di basket che è quello che la gente vuole. E' un impegno che ci aveva chiesto la città e io ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato, con la voglia di fare al meglio e con la certezza che avremo come unico interesse quello della Fortitudo, un mondo che non ha nessuno e che è invidiato da tutta Italia. Speriamo di fare del nostro meglio e di andare in campo con il giusto spirito fortitudino per uscire sempre tra gli applausi. "

Ora che priorità ci sono? "Creare entusiasmo, perchè la Fortitudo è una delle poche società in Italia che ha una propria base per fare buoni risultati. Restiamo con i piedi per terra, ma intanto siamo partiti. E abbiamo un allenatore che per questa categoria è un valore aggiunto, come Attilio Caja. Ora aspettiamo gli americani, e vedremo cosa verrà fuori"

Anticipazioni sull'organigramma? "Ci penseremo a breve dopo aver accolto le dimissioni dei precedenti organi direttivi. Assieme ai soci decideremo"

Avete messo insieme tante anime diverse. "Sono stati mesi anche difficili, a volte ci sono stati attimi di sconforto, ma abbiamo visto entusiasmo e disponibilità che ci hanno sostenuti nei momenti più difficili. Le persone che mi fermano e che mi ringraziano mi commuovono, hanno un valore enorme"

Si parla della figura di Teo Alibegovic con un ruolo. "E' da tanto che abbiamo un dialogo con lui, c'è un bel rapporto, così come con Gentilini che è uno sponsor importante. Abbiamo bisogno di persone che per la Fortitudo hanno dato tanto e che potranno ancora dare tanto. Così come Nicolo Basciano e Marco Carraretto, persone di esperienza e che potranno essere un valore aggiunto"

Punterete alla promozione o è meglio aspettare? "A me non piaceva perdere nemmeno a biliardino, e non è una cosa che faccia parte del nostro DNA. Restiamo con i piedi per terra con il sogno di fare il prima possibile il derby, e per farlo dovremo essere promossi. Con tutto il rispetto, meritiamo di giocare su campi diversi di quelli attuali. E con lo spirito giusto nulla è precluso"

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