Nico Mannion è stato intervistato da Matteo De Santis su La Stampa.
Un estratto delle sue parole.

Purtroppo con la Spagna abbiamo perso, ma l'energia pura prodotta dai 10mila di Pesaro e della diretta TV ovunque resta. Far parte di questa Nazionale, di questo gruppo di persone, mi inorgoglisce e mi diverte.
Contro la Georgia? Sarà durissima. Ad agosto abbiamo vinto, ma sono un'ottima squadra e il successo in Islanda li ha rimessi in corsa. Adesso siamo in una posizione difficile: dovremo partire forti, come se non avessimo nulla da perdere.

Come è stato giocare contro Scariolo, e come sarà affrontare Shengelia? Strano, ma anche divertente. Toko è uno dei compagni a cui sono più legato: a Bologna andiamo a pranzo e a cena insieme quasi sempre, qui a Tbilisi mi è venuto a salutare in hotel. In campo può pure scapparci uno scontro fisico o qualche parola di troppo, ma rimane grande rispetto e affetto reciproco. Lo stesso con Scariolo.

Che non si è fatto problemi a mandarla un giorno prima in Nazionale. Alla Virtus sono stati gentili. Sapendo che non ero nei 12 per la partita di Milano in Eurolega, ho chiesto se potevo raggiungere subito la Nazionale e mi hanno dato il permesso.

Gioca tanto in campionato, meno in Eurolega. Sogno di diventare protagonista anche in Eurolega. Giocare più in una competizione e meno in un'altra, per quanto possa essere tosta, fa pur sempre parte di un percorso. Ho solo 21 anni e sto cercando di imparare il più possibile.

Nel futuro di Nico Mannion cosa vede? Sto cercando di prendere le cose giorno dopo giorno, non paragonarmi a nessuno, essere la versione migliore di me stesso, poi arriverà quello che deve arrivare. Il sogno della NBA rimane, ma c'è tempo. Ora penso solo alla Georgia.

L'allenatore Pozzecco in tre parole... Energico, ottimista e positivo.

(foto FIBA Europe)

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