Zare Markovski è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna.

Un estratto delle parole dell'ex coach della Virtus

Il terzo posto della Virtus in Eurolega ha attualmente un altissimo valore, ma i conti si fanno alla fine. Adesso arriva il momento più bello della stagione, in queste tre settimane prima della sosta per le coppe nazionali ci saranno le verifiche più importanti. Subito Villeurbanne, che magari può sembrare una partita facile, poi tutte gare una più bella dell'altra: trasferte con Fenerbahçe e Barcellona, poi in casa con Partizan e Monaco. Credo che con 20 vittorie si sia dentro, alla Virtus ne mancano 6 con 13 partite da giocare. Non credo che il play-in sia in pericolo ma, ripeto, le prossime 4-5 partite prima della Coppa Italia diranno molto.
 

La flessione? 

Sicuramente si tratta di stanchezza, non di qualcosa di tecnico. Un calo in una stagione così intensa ci sta, l'obiettivo è renderlo il più corto possibile. Difendendo meglio giochi più fluido in attacco, specialmente per ottimi difensori propensi al campo aperto come Cordinier. Strutturalmente non è una squadra verticale, a maggior ragione essere più tosti in difesa per correre in campo aperto è molto importante.
 

Il cambio allenatore 

Non bisogna esasperare le cose e tirare le somme se era meglio o peggio prima. Penso che al ritorno in Eurolega, lo scorso anno, la Virtus di Scariolo ha fatto ottime prestazioni come le vittorie di Madrid e Barcellona. In campionato è arrivata a gara 7, la stagione per me è stata positiva. Banchi è stato molto bravo a dare tranquillità e a sfruttare i margini degli altri giocatori una volta uscito Teodosic: Milos era una presenza ingombrante con la I maiuscola dalla quale dipendeva molto e anche il pubblico si era convinto che la squadra fosse dipendente da lui. Banchi ha saputo spalmare il suo rendimento su altri giocatori, non ultimo Shengelia che sul piano della creatività e del gioco di squadra sta facendo più dello scorso anno.
 

Il campionato? 

Le sconfitte sono figlie dell'Eurolega perché reggere quel ritmo è umanamente impossibile. Anzi, forse hanno anche meno sconfitte rispetto allo sforzo fatto. Venezia si sta avvicinando e Brescia ha tanti giocatori di qualità, ma i valori restano quelli. Tornando a Virtus e Milano, sarà importante la posizione in regular season per evitarsi in semifinale.

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