Quella di ieri sera - in un PalaDozza caldo e tutto esaurito - è stata senz’altro una serata emozionante. Prima il ritorno di Milos Teodosic, che è stato salutato con applausi, striscioni, video e premiato dalla società con la gigantografia della splendida foto di Matteo Marchi scattata dopo la finale di Eurocup 2022. Poi, in campo, una Virtus bellissima e determinata, che ha condotto la partita dal primo all’ultimo secondo, arrivando un paio di volte anche al +16 e resistendo a ogni tentativo di recupero della Stella Rossa, trascinata da Napier, mentre Teodosic - ben marcato da una staffetta di giocatori che ben lo conoscono - ha fatto davvero fatica: 5 punti e 1/7 da tre.
E così, alla fine del primo doppio turno stagionale la Segafredo ha il record di 3-1 ed è terza in classifica, avendo capitalizzato al meglio questa prima parte di calendario. Sulla carta sarebbe abbordabile anche la prossima partita, venerdì a Lione contro l’ASVEL, ancora al palo. I francesi però dovrebbero cambiare allenatore: tra i contattati anche Scariolo che però avrebbe declinato.

Per il resto, in questa prima parte di stagione il campo sta confermando quello che si era ipotizzato dopo il mercato estivo. La Virtus 2023-24 ha meno talento individuale, ma è meglio bilanciata e ha innalzato il livello di fisicità, cosa necessaria per competere in Eurolega. Shengelia e Cordinier stanno giocando a un livello altissimo, e vari giocatori che l’anno scorso hanno fatto fatica (ed erano stati bocciati, nel caso di Lundberg) sono tornati a mostrare tutto il loro talento: gli esempi più indicativi sono Lundberg - appunto - e Mickey. Con Dobric si è aggiunto un altro eccellente difensore sugli esterni oltre a Pajola e Hackett, mentre una nota a parte merita Marco Belinelli. Il capitano sta vivendo davvero una seconda giovinezza non solo per i 12 punti di media col 38% da tre, ma anche per l’ottimo impatto difensivo. Insomma, la squadra c’è, e finora Banchi è stato bravo a motivarla e a metterla in campo. In attesa di Polonara - e ci vorrà ancora un po' - l’unico che sembra un pesce fuor d’acqua è Devontae Cacok, che lo staff bianconero sta provando a far crescere con allenamenti individuali mirati.

Ci sono senz'altro cose da migliorare - la gestione dei vantaggi, le palle perse e i "soliti" rimbalzi offensivi concessi - e sicuramente arriveranno tempi più difficili. Queste settimane però sono state importanti, sia per aver messo fieno in cascina - e finchè si può bisogna continuare a farlo, a partire dalla partita di domani contro Sassari - sia perchè il gruppo si sta cementando sotto la guida di Luca Banchi, giocando con grande fiducia e serenità. Il coach grossetano in un mese di lavoro ha già reso “sua” una squadra pensata e progettata da altri, e la sta facendo rendere al meglio.

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