(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Fortitudo Pallacanestro 103)

E anche Mestre viene disinnescata quasi senza problemi, per una Fortitudo che rende la serata all'antico Taliercio una gradevole noia, girando la partita con un 17-2 a cavallo dei primi due quarti e non dando praticamente mai ai padroni di casa l'impressione di poter tornare a ruota. Continua quindi la striscia positiva, giocando una gara di concretezza e difesa, facendo poi 81 punti quasi di inerzia, eccedendo forse con le triple tentate (38, contro solo 23 da 2) non dimenticando però che, senza Moore, tutto è stato ridefinito con quello che c'era, e con quelli che c'erano.

Serve anche questo, festeggiando al 40' il fatto che nessuno si sia fatto male - e anche questa è una notizia, visto l'andazzo - e in attesa di notizie per il gettonaro che dovrà coprire un Moore che, evidentemente, ne avrà più di quanto non si sperava nel post partita con Brindisi. Buon impatto dietro, appunto, contro avversari spuntati e fin troppo sbilenchi: Caja ha mischiato zone per evitare problemi di falli, missione compiuta, e probabilmente questa partita non ha più altro da dire se non l'archivio, in previsione della prossima a Cento. Dove non ci sarà ancora Jordan Harris, che verrà comunque annunciato a breve. Intanto, la Fortitudo aggrega per le visite mediche Niccolò De Vico, ala vista di recente a Brindisi: verrà valutato in seguito, cosa questa che chiuderebbe ancora di più gli spazi per il già sacrificato Anumba.

Innamoratissimo - Alla fine quello che si chiede agli stranieri è esattamente questo, ovvero prendere in mano la squadra nel momento del bisogno. Sorokas lo fa, e ancora complimenti a chi lo ha pescato. Dopo un anno di Gabriel, tanta roba.

In preda ad uno spasimo - Tutto bene, dai.

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