Luca Baraldi è stato sentito dal Carlino. Un estratto dell'intervista.

"Noi saremo molto chiari, se la quota del 25% resta fissa non ha senso iniziare il campionato. Veniamo dalla esperienza della finale playoff dove né l'impianto di Milano né quello di Bologna si sono trasformati in un focolaio, nonostante la presenza dei tifosi e questo grazie alle precauzioni. Ora, siccome la situazione dovrebbe migliorare vista la campagna vaccinale, non si capisce perché gli impianti debbano subire una riduzione così drastica.
Dispiace ovviamente per gli appassionati ma qui il problema è molto più serio. Nonostate le copiose risorse che arrivano dai diritti televisivi, il calcio ha detto chiaramente di non riuscire a stare in piedi se la capienza sarà del 50% negli stadi. Noi non abbiamo neppure questo tipo di risorsa, per cui dobbiamo confidare nelle sponsorizzazioni e nei biglietti venduti. La passata stagione è andata come è andata e farne un'altra con la limitazione del 25% significa una sola cosa: chiudere. Noi da novembre giocheremo alla Segafredo Arena, e i costi sono circa gli stessi, sia che entrino 10mila sia che ne entrino 2500. Dal punto di vista economico varrebbe la pena non aprirlo neppure l'impianto e giocare a porte chiuse. Non si può sempre solo confidare nella generosità dei proprietari, le società di basket sono aziende che devono essere sostenibili e avere degli utili"


(foto M. Ceretti - Ciamillo/Castoria . Virtus Pallacanestro)

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