Il capitano Fortitudo Stefano Mancinelli è stato sentito da Damiano Montanari di Stadio. Un estratto dell’intervista.


“36 anni? Sto molto bene. Durante l'estate mi sono allenato e in ritiro a Lizzano mi sono fatto ‘un gran mazzo’. Facendo gli scongiuri, spero che vada tutto bene e di poter dare il mio contributo già alla prima. Voglio disputare un bel campionato. Per quanto riguarda la squadra, in molti ritengono che valga più della salvezza. Ma siamo tornati in A dopo dieci anni. Il nostro primo obiettivo sarà mantenere la categoria.

Aradori? Io e Ara avevamo giocato insieme a Cantù nella seconda parte del 2012-13 e per qualche anno in Nazionale, ma ci conoscevamo anche prima. Non ci siamo visti spesso, però siamo rimasti in contatto. Quando giocavamo a Cantù uscivamo sempre insieme: io, lui e Andrea Casella, che dal raduno si sta allenando con noi. E’ un bravissimo ragazzo, solare, tranquillo. Vive per il basket. In campo ha esperienza, talento offensivo e tanti punti nelle mani. Tutti dicono che non difende. Sicuramente lui non nasce difensore, ma quando giocava in Nazionale con coach Messina si faceva sentire anche dietro. Credo che in Fortitudo sarà prezioso pure nella fase difensiva.
La Fortitudo? E’ una squadra con un buon talento offensivo, con buoni giocatori e brave persone. Il gruppo dei confermati è una sicurezza e i nuovi si stanno integrando bene. Sims è un atleta incredibile e un lungo che può anche tirare da fuori. Robertson parla poco ed è piccolino, però è molto veloce. Dellosto è un giovane sveglio. E Stipcevic è già un riferimento.I
l derby? Dovunque lo giocheremo, il derby sarà sempre il derby II PalaDozza è casa nostra, ma se lo disputeremo da un'altra parte non sarà un problema”


(foto Fortitudo - Valentino Orsini)

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