Il processo per una rissa tra tifosi Fortitudo e Virtus avvenuta in via San Mamolo - che costò la perdita di tre dita di una mano a un tifoso - è giunto a conclusione.
Nel 2022 c'erano già state tre condanne per chi aveva scelto il rito abbreviato, Ieri è invece arrivato a conclusione il processo ordinario per lesioni gravissime a carico dei due tifosi della Fortitudo che non avevano scelto l'abbreviato. 
Uno dei due, difeso dagli avvocati Jose Elmer Malaguti e Tiziana Govoni è stato condannato a sette mesi con sospensione condizionale della pena e al risarcimento del danno in favore della parte civile (difesa dall'avvocato Aldo Savoi Colombis) da quantificare in separata sede civile, con una provvisionale di 8.000 euro. L'altro, difeso dall'avvocato Daniele Benfenati, è stato assolto ai sensi dell'articolo 530 comma 2 per non aver commesso il fatto.

"Finalmente oggi si è concluso in primo grado per tutti gli accusati un triste episodio di anni fa che vedeva il mio assistito oggetto di una sanguinosa aggressione. Anziché un regolare corteo di tifosi si verificò in via San Mamolo un increscioso episodio che causò gravissime lesioni ad un cittadino oltretutto sostenitore della stessa squadra dei tifosi assalitori", ha commentato l'avvocato Savoi Colombis all'ANSA.

L'avvocato Daniele Benfenati, legale del tifoso assolto, ci ha rilasciato questa dichiarazione: E' legittima l'esultanza di un cittadino costituitosi parte civile, che ha visto un altro colpevole aggiungersi a quelli già condannati in precedenza, sebbene non con sentenza passata in giudicato. Ma è anche giustificata l'esultanza di un altro cittadino a cui - dopo sei anni in cui è stato sottoposto a processo, a misure cautelari, a quattro anni di Daspo - viene riconosciuta l'innocenza proclamata fin dall'inizio avendo sempre dichiarato di non trovarsi sul posto ai momento dei fatti.

Riceviamo e pubblichiamo anche questa dichiarazione degli avvocati Jose Elmer Malaguti e Tiziana Govoni, legali del tifoso condannato a sette mesi con sospensione condizionale della pena: Anche se al nostro Assistito è stata irrogata una condanna molto più mite rispetto a quella pronunciata nei confronti dei coimputati , siamo convinti che la condanna sia ingiusta. Sono molte le incongruenze e le contraddizioni della accusa che faremo valere in appello puntando alla assoluzione.
 

Oggi su Rete8 qsvs (canale 81 del dtt) "Basket Land", alle ore 22
Casinò online per il basket e criptovalute: comodità o rischio? – Il parere degli esperti di Amunra