Pietro Aradori è stato intervistato da Luca Aquino sul Corriere di Bologna.
Un estratto delle sue parole.

Nelle ultime quattro partite ci sono 20.5 punti di media. I numeri sono legati al minutaggio, purtroppo si è fatto male Martin e quindi sono stato in campo di più. È una cosa pratica: se gioco 30-35 minuti posso fare 20-22 punti, se gioco 20-25 minuti posso farne 8,10 o 12 a seconda del tipo di partita. Sono soddisfatto del mio inizio di stagione, solo la prova in coppa contro il Neptunas Klaipeda non mi è piaciuta. Ce la giochiamo per entrare nelle otto che faranno la Coppa Italia.
La partita con Torino. Siamo partiti molto forte e inconsciamente abbiamo forse pensato che fosse più facile di quanto poi si è rivelata, anche se ci eravamo preparati molto bene e sapevamo che non avrebbero lasciato lì la partita in un momento per loro di difficoltà.
Una gara simile a Cremona, ma con finale diverso. Poteva sembrare la fotocopia di quella partita, ma l'abbiamo risolta in maniera molto diversa. In questo mese abbiamo fatto una bella crescita: giocare tante partite ci ha aiutato a imparare come gestire queste situazioni.

Che valore ha il 6-0 in Champions League? Il livello di questa coppa si è molto alzato. Abbiamo giocato sul campo del Besiktas che è una signora squadra, guidata da un tecnico che ha allenato tanti anni in Eurolega. Strasburgo ha fatto l'Eurolega fino a qualche anno fa e anche Klaipeda l'ho incontrata in Eurolega quando ero al Galatasaray. Non sono squadrette che vengono dalle serie minori, siamo stati molto bravi a vincere tutte le partite.
Che aiuto dà la coppa? Ti permette di giocare ogni due o tre giorni e quindi di resettare subito sia il negativo sia il positivo. Mi piace giocare in Coppa, la Virtus è tornata in Europa e stiamo facendo un bel percorso.

( Foto Fabio Pozzati/ebasket.it )

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