Matteo Montano è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole:

Il 2016 è iniziato con una sconfitta a Mantova, la settima su otto partite giocate, in trasferta. Qual è il problema? A Mantova abbiamo replicato la partita di Chieti, partendo bene, tenendo i nostri avversari a un punteggio molto basso, poi nel terzo quarto abbiamo subito il <> parziale. Dobbiamo imparare a stare concentrati per 40'. Una partita di pallacanestro è una questione di inerzia: dobbiamo limitare gli errori quando è in mano agli avversari. Paura e nervosismo? Non ne provo. E credo neanche i miei compagni. Appena vediamo che sta per piovere dobbiamo prendere l'ombrello in fretta ed aprirlo, non bagnarci per dieci minuti.

La Fortitudo ha il quinto peggiore attacco del girone Est. Abbiamo pagato gli infortuni a Ed, a me e a Jonte. Questo ha influito più sull'amalgama in attacco che sulla difesa, perchè ogni volta bisognava ripartire da zero.

Senza Flowers è arrivata l'esplosione, con il suo rientro ci dobbiamo aspettare un calo di Montano? Non penso. Possiamo giocare insieme, ci siamo sempre passati la palla. Ma l'importante è la squadra. Se faccio 10 punti anzichè 18 e vinciamo è meglio.

Quale fattore è stato determinante per fare un salto di qualità? Avere trovato un allenatore come Boniciolli, che mi ha insegnato e mi insegna tanto, mi ha fatto giocare e aiutato a fare un salto di qualità mentale. E' l'allenatore che, in carriera, mi ha dato più fiducia. E questo conta il 70%-80% nella prestazione sportiva. Ho sempre creduto nei miei mezzi. Boniciolli me l'ha fatto capire ancora meglio.

Il coach ha definito il suo fisico "da impiegato del catasto". Ci lavoro da sempre. Mi hanno sempre che detto che ero magro, basso, una "mezza seghetta". Ci ho fatto il callo. Per me è solo una spinta per fare ancora meglio.

Ha conosciuto Amoroso? Che impressione le ha fatto? Mi è sembrato un ragazzo molto tranquillo, simpatico, uno da spogliatoio. In pochi giorni si è inserito benissimo. Le sensazioni sono molto positive.

Con lui e Flowers la Fortitudo è solo da playoff o anche da promozione? Adesso siamo noni. Le ambizioni rimangono i playoff. Una volta raggiunti, la promozione diventerà un traguardo di conseguenza.

A patto che la Fortitudo non dipenda così tanto dal fattore campo. Con Flowers e Amoroso per noi sarà un nuovo campionato. Per sbloccarci in trasferta basterà giocare per 40' come giochiamo in casa.

Nel futuro di Montano ci sono la serie A e la Nazionale? Io penso al presente. Ogni giorno è una sfida. Non ho ancora scoperto dove posso arrivare.

Domenica, al PalaDozza, ci sarà il derby con Imola, contro cui lei si infortunò alla prima giornata. Che effetto le farà? Sarà una partita normale. Dopo le sconfitte nelle ultime due partite dovremo riscattarci. Non mi aspettavo un'Imola così forte: ha azzeccato tutti i giocatori giusti. Se potessi, toglierei loro Anderson: fa sempre canestro.

Dall'altra parte giocherà Gherardo Sabatini: una sfida nella sfida con lui? Ci conosciamo, abbiamo tante amicizie in comune, ma non ci frequentiamo. Quando lo vedrò, lo saluterò, ma non sento alcuna sfida diretta con lui.

FONTECCHIO: LA SQUADRA VALE PIU' DI QUANTO VISTO FINORA, DOBBIAMO DIMOSTRARLO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE