Luca Dalmonte, coach di Verona, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Per essere realisti, abbiamo avuto tanti bassi e qualche alto. Per certi versi me lo aspettavo, per il tipo di squadra che siamo, con molti giocatori cerebrali che pensano. E il pensare, nel procedimento dell'imparare, rallenta poi la performance. Questo precampionato non incide tuttavia sulla mia valutazione della squadra. Nella quotidianità ho visto un gruppo vivo, attento, con volontà e desiderio. Sono convinto che domenica non saremo prontissimi tecnicamente e tatticamente, ma allo stesso tempo credo che ci faremo trovare pronti.
Che gara si aspetta? «Mi aspetto di tutto e di più. Sarà la prima di campionato, per cui ci saranno forze emotive straordinarie. La Fortitudo vorrà sicuramente dare un segnale importante al campionato. Il fatto di giocare in casa dovrà darci forza. Al di là della preseason praticamente perfetta, la Fortitudo ha mostrato una solidità importante in ogni singola partita, anche a fronte di assenze importanti. Arriverà qui con grandissima autostima, fiducia e consapevolezza, a cui dovremo opporre il coraggio: da lì costruiremo la nostra gara.


La Fortitudo è più forte di quella dell'anno scorso? Ora ha due giocatori americani, e che americani! L'anno scorso Hasbrouck è stato uno dei migliori esterni di A2 e Leunen è... Leunen. Alla qualità diffusa del roster, grazie alle conferme di Cinciarini, Mancinelli, Rosselli e Pini, è stato aggiunto un giocatore come Fantinelli, perfetto nell'incastro tra esperienza, taglia, conoscenza del campionato e qualità. In più l'Aquila può contare su tre giocatori perfetti per il loro ruolo come Benevelli, Venuto e Sgorbati. Oggi pensare ad eventuali punti deboli della Fortitudo mi sembra un'impresa.

Martino è stato suo assistente a Roma. Come ho dichiarato in estate, per il momento della sua carriera e la tipologia di pallacanestro a cui è legato, Martino è l'allenatore giusto nel momento giusto per la Fortitudo. E' partito molto bene, anche per merito dello staff e dei giocatori. D'altra parte l'Aquila è una delle tre società che a Est si è autocandidata per la promozione: le altre sono Treviso e Udine. Quella con Antimo non sarà una sfida tra l'allievo e il maestro. Rifuggo questo paragone per motivi oggettivi: lui è stato mio assistente a Roma solo per un anno. E' giusto che lui si senta, come ha sempre detto, figlio cestistico di diversi allenatori. Tra noi c'è un rapporto di stima assoluta e di amicizia che prescinde dal numero delle telefonate che ci facciamo.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91