L'ex GM della Virtus Bruno Arrigoni è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Armani di un altro pianeta. Poi Venezia, Bologna, Avellino sono squadre attrezzate. In un ordine random.
I ruoli sembrano più definiti che in passato. L'Armani, soprattutto se riuscisse a far giocare Brooks subito da italiano, ma anche senza riuscirci, è di un'altra dimensione. Quindi ci sono quelle che ho detto, interessanti, come certi arrivi. Norris Cole per esempio, le due guardie Maccabi l'anno scorso a Milano ci hanno fatto vedere cosa vuol dire essere veri NBA.
La Virtus? Una realtà importante. M'Baye a Milano non era al suo posto, però ha grandi qualità e può fare cose importanti.
Chi conosco di più? Qvale, che col passare del tempo s'è dato una dimensione diversa da quella del gregario. Gli altri hanno talento. E' una tendenza nuova sia in Al sia in A2: non ci si affida più solo a usato sicuro (a meno che non si tratti di un genio come Leunen della Fortitudo), scelta coraggiosa e interessante. Dico un nome, Hen-derson di Verona».
Sacripanti? Era assistente di Ciani. Quando Ciani venne esonerato, il presidente Corrado fu magico per lungimiranza a mettere lui capo allenatore. Pino è un tecnico di valore, come tanti in Italia. Però nessuno ha la sua capacità di costruire il gruppo, tanto è vero che è bravissimo con le Nazionali, sa stare con la gente in modo unico.
Che Virtus aspettarsi? Una squadra con tanti punti nelle mani, un centro di quantità e concretezza, M'Baye e Taylor come prime punte.
Aradori? Pietro l'ho portato io a Cantù, ha qualità tecniche come pochi hanno. Tiro eccellente, bravissimo a eseguirlo sotto contatto, anzi cercandolo spesso. In post basso con la sua stazza è davvero pericoloso. E ha esperienza e leadership di livello alto. Sa cosa fare in campo, non eseguirà mai salti e capriole però coi piedi per terra è un interprete completo.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91