La Virtus tra Barcellona e Treviso

Imbattibile in casa, in grossa difficoltà in trasferta. E' questa la sintesi della Virtus di Eurolega in questi primi mesi di stagione. La partita di ieri non ha fatto eccezione, anche se qualche passo avanti rispetto ad altre trasferte europee si è visto. Dopo aver Giocato a lungo in maniera eccellente, sul +8 a inizio ultimo quarto i bianconeri sembravano magari non in controllo, ma sicuramente con l'inerzia della partita in mano. E invece, ancora una volta, si è spenta la luce, ed è arrivato un terribile parziale di 0-16, che ha rianimato un Barcelona ondivago - d'altronde i blaugrana sono in pieno processo di cambio allenatore - e ha dato alle Vu Nere il colpo del KO. Poi ci si è provato ancora, e c'è qualche rimpianto per un possibile fallo non fischiato su Vildoza sul -3, ma la partita si è decisa prima dei canestri di Punter e Clyburn che l'hanno chiusa. E dato che in trasferta un momento di blackout capita praticamente sempre, qualche domanda bisogna farsela. Evidentemente a questa squadra manca qualcosa a livello di esperienza, che al PalaDozza viene compensato da atmosfera e tifo, mentre in trasferta provoca passaggi a vuoto che spesso sono letali. E' questa la situazione principale che Ivanovic dovrà risolvere nel corso della stagione. Intanto, sono da registrare i notevoli passi avanti di Diarra, che ieri è stato in campo molto bene, tra l'altro nel miglior momento dei suoi. E anzi, avrebbe meritato più minuti, dato che il quintetto col doppio lungo stava funzionando molto bene, mentre i quattro piccoli sono andati in difficoltà maggiore. In ogni caso, più il maliano crescerà, più la solidità sotto canestro della Virtus crescerà con lui.
Come sempre, c'è poco tempo per recriminare: la stagione continua al solito ritmo forsennato, e lunedì sera si torna già in campo in campionato.