(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Applauso finale della gente, ma anche un senso di apparente disillusione: questo il responso del Paladozza, caduto ieri per la terza volta in stagione contro Cividale e convinto che certe cose, quest'anno, sembrano proprio dover andare in questo modo. Dopo una partita in cui si sono visti più o meno tutti i limiti strutturali che ha questa Fortitudo: difesa debole sugli esterni (vero che da 3 nel secondo tempo si è preso 4/19, ma se ogni partita si comincia beccandone un sacco, ieri 9/16, ogni volta è il dover risalire un torrente in piena), nervosismo e squadra che si riscopre corta indipendentemente dalle assenze. Che sono due, nello stesso ruolo, e che non possono coprire il buco nel ruolo di 4 che è ogni giorno più evidente tra le follie di Gabriel, la sparizione di Battistini e l'ormai bocciato Menalo. E, ruotando in 8, nemmeno tanto giovani, a volte con il fiatone è ovvio che ci si possa arrivare. Ieri Cividale ha superato il classico momento di panico di chi gioca in Azzarita, facendosi prima recuperare il vantaggio (38-20 il break preso tra il 17' e il 29') ma poi, a sorpresa, reagendo e cacciando il 15-0 funesto. Motivo? Perchè è una squadra incosciente e ignorante, nel senso basiliano del termine: non hanno avuto paura, punto.

Playoff che rischia di diventare play-in, certo per l'handicap di inizio stagione ma anche per chiare problematiche di questa squadra: settimana scorsa a E-Tv Fantinelli parlò del fatto che ci sia meno solidità rispetto a 12 mesi fa, Caja ieri ha parlato di mentalità che non si riescono a cambiare, ma ora la domanda è molto semplice. Diamo tutto ormai per perso e ci rivediamo a settembre, o cerchiamo di capire cosa non funziona, si fanno scelte anche impopolari e si butta dentro quello che è rimasto? Fatecelo sapere, anche solo per sapere che aspettative avere dalla squadra. Che ora va a Forlì, altra realtà che sta bene ma non benissimo.

Sei bellissimo - Lo scorso anno Caja spesso tuonava contro la panchina, in questa stagione capita spesso il contrario, come anche ieri. In effetti, Panni e Cusin hanno dato quella normalità e quella calma che certi titolari non hanno saputo dare. Il mondo alla rovescia.

In altomare - Siamo sinceri. Un arbitraggio più fiscale avrebbe cacciato Gabriel già nella seconda frazione, e una volta fischiato il quarto Kenny è stato risparmato del quinto almeno in almeno tre occasioni. Non essendo la prima volta, qui c'è un problema serio: quanto la Fortitudo può fidarsi del suo uomo più importante? Ieri fuori, con tecnico finale, anche Aradori: prima erano stati 11 fatti ma anche 22 presi direttamente dai propri avversari, con Mastellari che ha fatto quello che voleva. E Freeman, irretito da Berti. Se cedono i vip, le cose come possono andare bene? E soprattutto, possibile che un gruppo di giocatori esperti si sia fatto irretire da dei ventenni, in casa propria?

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